Martedì, piogge molto intense in Giappone, con numerosissime stazioni oltre i 70 mm e vari picchi di oltre 100 mm. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 200 mm a Yamaguchi, 159 a Shimonoseki, 132 a Saigo, 119 a Tsuruga, 113 a Saga, 102 a Matsue, 99 a Hagi, 98 aYonago, 94 a Sakai, 91 a Hiroshima, 90 a Fukuoka e Sasebo, 89 a Fukui, 86 a Tottori, 85 a Izuhara, 84 a Tooyoka. Precipitazioni meno intense solo a Hokkaido, l’isola più settentrionale, dove però si è vista la neve fino a bassa quota, come accaduto ad Abashiri (38 metri s.l.m.). Ancora forti piogge anche nelle 24 ore successive: Matsue 136 mm, Tottori 112, Maizuru 95, Nagoya 92, Izuhara 85, Hiroshima 79.
Dopo il diluvio conseguente al passaggio della TS Aere, intense piogge, comunque in attenuazione, anche martedì 10 febbraio nelle Filippine. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 70 mm a Hinatuan, 54 a Baguio, 41 a Laoag e Coron.
Forti piogge in Tanzania martedì 10 maggio. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 150 mm a Dar Es Salaam, 94 a Zanzibar.
Ancora molto caldo martedì 10 maggio in Andalusia ed Estremadura, nel sud della Spagna. Queste le temperature più elevate: Montoro 33,6°C, Bailen 32,9°C, Badajoz e Merida 32,8°C, Siviglia San Pablo 32,3°C, Castuera ed Olivenza 32,2°C. Caldo anche in Galizia (con scarti dalla norma ben più significativi): O Barco de Valdeorras 31,3°C, Ourense 30,4°C. 26,4°, 24,8° e 22,3°C le medie delle massime di maggio di Siviglia San Pablo, Badajoz e Ourense. Caldo in estensione mercoledì ad altre regioni della Spagna e al sud della Francia, con 31,1°C a Salamanca, 30,6°C a Badajoz e Siviglia San Pablo, 30,1°C nella francese Mont-de-Marsan, 29,7°C a Bordeaux.
Martedì 10 maggio, in Asia molto caldo in Pakistan (Nawabshah 47,0°C, Jacobabad 46,5°C, Sibi 46,0°C, Pad Idan 45,5°C, Rohri 45,0°C), in India (Varanasi 45,0°C, Agra 44,7°C, Rentachintala 44,5°C, Bikaner 44,4°C), ma anche in Oman (Khasab 44,8°C, Seeb Airport 44,6°C, Ibri 44,1°C, Rustaq 43,9°C) e negli Emirati Arabi (Ras Al Khaimah 43,8°C, Al Ain 43,6°C, Sharjah 42,7°C, Dubai 42,1°C, Abu Dhabi 41,5°C).
Mercoledì 11 maggio, ancora 47,0°C a Nawabshah, mentre in India la più calda è stata Ganganagar con 45,5°C. Nel Medio Oriente, calde soprattutto l’Arabia Saudita orientale (Al Ahsa 45,5°C, King Fahad Airport 44,6°C, Dhahran 44,0°C) e il Kuwait (Al-Wafra 45,2°C, Al-Nwaiseeb 45,1°C, Minagish e Sulaibiya 44,0°C).
L’altro “punto caldo”, anzi caldissimo, è quello del Sahel, la fascia subsahariana a meridione del grande deserto.Martedì, queste le stazioni più calde: Kiffa (Mauritania) 47,0°C, N’Guigmi (Niger) 46,0°C, Birni-N’Konni (Niger) 45,4°C, Aioun El Atrouss (Mauritania) 45,0°C, Gao (Mali) 44,8°C, Menaka, Yelimane e Tombouctou (Mali) 44,5°C. Mercoledì, Kiffa 47,4°C, Menaka 45,7°C, Gedaref (Sudan) 44,5°C, El Dueim (Sudan), Faya (Chad) e Nioro 44,0°C.
Gelo nel sud dell’Australia. Martedì 10 maggio, le temperature sono scese fino a oltre -7°C in montagna. Alcuni valori: Liawenee (m 1055) -7,4°C, Perisher Valley (m 1735) -5,5°C, Mount Hotham (m 1849) -5,3°C, Falls Creek (m 1767) -4,7°C, Mt.Baw Baw (m 1561) -3,4°C. Gelo anche a quote molto più basse, con -3,3°C ai 238 metri di Liapootah, -2,9°C ai 441 m di Ballarat, -2,3°C ai 78 m di Hopetoun, -2,0°C ai 575 m della capitale Canberra. Per Canberra si è trattato della sesta gelata consecutiva, con un picco di -4,0°C venerdì 6 maggio. 3,3°C la media delle minime di maggio di Canberra.
Le comunità lungo il tratto meridionale del fiume Mississippi si stanno preparando per grandi alluvioni con lo spostarsi verso valle della grande onda di piena del fiume. Nelle zone del basso corso del Mississippi, il fiume e i suoi affluenti hanno spazzato via i raccolti e costretto molte persone a lasciare le loro case. Anche l’industria del gioco d’azzardo è stata colpita, con tutte le 19 case da gioco dello stato del Mississippi che hanno dovuto chiudere questa settimana. L’inondazione ha gravemente colpito la città di Memphis e altre più a monte. Il culmine dell’onda di piena ha superato ormai Memphis e si prevede si sposti a valle verso New Orleans entro le prossime tre settimane. Anche molti affluenti del Mississippi sono esondati. In Arkansas, sulla riva occidentale del fiume, l’esondazione del fiume White ha costretto a chiudere la Interstate 40, una delle più affollate strade dello stato. Giovedì è atteso il culmine delle piena e Helena, Arkansas, con 56 ft (17,2 m), 12,5 ft sopra il livello di alluvione. Negli stati del Mississippi e della Louisiana, si puntellano gli argini per rafforzare la loro capacità di resistere all’onda di piena in arrivo. In Louisiana i detenuti di un carcere hanno posizionato sacchi di sabbia per proteggere le abitazioni su un territorio che potrebbe essere inondato se le autorità aprissero uno scolmatore per scaricare la pressione sugli argini nelle città di Baton Rouge e New Orleans. Lunedi e martedì, il Mississippi ha raggiunto un picco di poco inferiore al 48 ft (14,6 metri) a Memphis. La città ha dovuto far fronte a una inondazione come non si vedeva dal 1930, con necessità di evacuare circa 1300 case. Le autorità hanno anche avvertito i residenti di stare in guardia contro serpenti e ratti, che potrebbero cercare rifugio nelle zone più alte. Ingrossato dal disgelo primaverile e dalle forti piogge delle scorse settimane, il Mississippi ha anche causato allagamenti significativi più a monte, in Illinois e Missouri.