Si sta chiudendo un gennaio molto freddo, ma senza neve al Nord Italia (vedi qui l’approfondimento). Allora non resta che rievocare un episodio nevoso particolarmente importante risalente ad 11 anni fa, quando oltre 30/40 centimetri di neve caddero su gran parte della pianura lombarda, est del Piemonte. Persino Genova venne interessata da una straordinaria bufera. Per oltre 36 ore la neve scese ininterrottamente fino in pianura su buona parte del Settentrione. Si trattò di un evento nevoso davvero eccezionale, per accumuli ed estensione territoriale dei fenomeni. Ma quali furono le dinamiche che innescarono nevicate di tale portata? Come sovente avviene nelle grandi nevicate in Val Padana, fu determinante il sovrascorrimento d’aria più mite ed umida al di sopra di un potente cuscinetto d’aria molto fredda. Fu infatti il Burian, l’alito d’aria gelida continentale, a lambire il Nord Italia nei giorni precedenti all’evento, quanto basta per formare uno strato di gelo “pellicolare” molto forte nei bassi strati.
La grande neve in Lombardia del 26/27 gennaio 2006
Un po’ tutte le regioni settentrionali furono accomunate da una visita in grande stile della “dama bianca” in quei giorni di fine gennaio. In molte zone del Nord-Ovest la neve raggiunse livelli davvero esorbitanti, con accumuli anche prossimi al mezzo metro di spessore in pianura, sia in Piemonte che in Lombardia. Le grandi città padane furono travolte dalla nevicata: fra queste anche Milano dove si ebbe un evento degno della nevicate storiche degli anni ’80.
Come anticipato, anche Genova fu colpita da neve rilevantissima (oltre 30 centimetri anche in centro città), tra l’altro accompagnata da venti rafficosi di Tramontana che fecero assumere alla nevicata le caratteristiche di un vero e proprio blizzard. Dopo allora, le grandi nevicate si sono viste molto più di rado: un evento molto importante fu quello dell’Epifania del 2009 (leggi qui per ulteriori dettagli), ma quelle nevicate furono tuttavia a carattere più locale