La prossima settimana parleremo tanto delle condizioni meteo, a prescindere dagli effetti che l’affondo depressionario atlantico avrà sulle nostre regioni.
Ormai è certo, i modelli matematici sembrano fugare ogni ragionevole dubbio: l’affondo colpirà la Penisola Iberica. Ed è qui, a quanto pare, che avverrà l’isolamento di un vortice ciclonico secondario. Dinamica che, se confermata, in prima istanza dovrebbe consegnarci nelle mani dell’Anticiclone africano. Significa, senza stare a farla troppo lunga, che le temperature continueranno a mantenersi al di sopra delle medie climatiche di riferimento. Non dovremo stupirci se i termometri saliranno nuovamente al di sopra di 30°C.
Poi? Qui viene il bello. Prevedere quel che potrebbe succedere non è semplice. Pare che il Vortice abbia tutta l’intenzione di spostarsi verso est, quindi verso le nostre regioni occidentali. A quel punto è lecito attendersi un approfondimento, in quanto il calore delle acque mediterranee dovrebbe fornire l’energia necessaria al mantenimento della ciclogenesi.
Abbiamo dato un’occhiata ai modelli a più alta risoluzione, ma ad oggi non è ancora possibile spingersi in dettagli che avrebbero poco senso. Possiamo semplicemente dirvi che trattandosi di una goccia fredda, scusate se ci ripetiamo, la traiettoria potrebbe cambiare da un momento all’altro. Attenzione però, perché i presupposti per fenomeni particolarmente violenti sembrano esserci tutti.
Fenomeni che potrebbero colpire soprattutto la Sardegna, il Nordovest, le regioni tirreniche. Questo è quanto emerge dalla configurazione barica visibile nelle mappe odierne. Ma ci sono ampi margini di manovra, nel senso che non possiamo escludere un affondo depressionario atlantico un po’ più orientale e a quel punto il coinvolgimento delle nostre regioni sarebbe immediato.
E’ uno scenario tipicamente autunnale, su questo non v’è alcun dubbio. Uno di quegli scenari che andranno seguiti con estrema attenzione perché potrebbe condurci alle prime, vere criticità stagionali.
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