I fronti freddi e le linee di instabilità, mosse dalla depressione sul Mare del Nord, stanno attraversando l’Europa, da Ovest, verso Est, trovando i massimi contrasti sull’Europa Centro-Orientale e sul Nord Italia.
L’aria più fresca (densa e pesante) che accompagna queste linee d’instabilità, solleva forzatamente la massa d’aria sub-tropicale (calda e leggera), che si era impossessata dell’Europa nei primi giorni di luglio, favorendo lo sviluppo di nubi torreggianti a sviluppo verticale (cumulonembi) e quindi la formazione di diffuse celle temporalesche, anche di grandi dimensioni, le quali, talvolta, assumono connotati da multicella o da mesociclone.
Particolarmente interessata, ancora una volta, l’Austria, ma nubifragi stanno coinvolgendo anche diversi Stati balcanici, la Germania e persino alcune aree della penisola scandinava
I fenomeni sono, tutt’ora, in corso su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, regioni alpine e Mediterraneo settentrionale e solo nel corso di domani si avrà una temporanea attenuazione dei fenomeni per un debole promontorio anticiclonico azzorriano.
La cronaca degli eventi
L’Austria, nelle ultime 24 ore, ha visto il passaggio di due estese celle temporalesche che hanno apportato consistenti precipitazioni in diverse località, soprattutto nella Bassa Austria.
Eloquenti sono i 72 litri per metro quadrato di pioggia caduti a Seibersdorf in soli 30 minuti, ovverosia, in mezz’ora, è scesa l’acqua che mediamente cade in tutto luglio ed i primi 10 giorni di agosto!!
Il totale giornaliero per Seiberdorf è stato di 101mm, seguono Feuerkogel con 98mm complessivi, St. Poelten, già messa a dura prova dai nubifragi dell’ultima decade di giugno, con 72.2mm, Berndorf con 61mm e Vienna, aeroporto di Schwechat, con 50mm nelle ultime 24 ore.
In Slovenia, particolarmente colpita l’area carsica interna (Notranje), dove non ci sono stati grossi problemi grazie al terreno calcareo estremamente permeabile, ma i dati della pioggia caduta ieri pomeriggio e questa notte sono piuttosto eloquenti con 63mm a Gradisce pri Materiji nell’Istria settentrionale, dei quali ben 49 caduti in meno di un’ora (fonte: https://www.essl.org/ESWD/ ) e 61mm nei pressi di Postumia.
Nel contiguo Carso litoraneo (Primorje), poco o per nulla interessato, fin’ora, dalle precipitazioni, un funnel è stato avvistato a 15km da Trieste, nei pressi dell’abitato di Lokev (Corgnale), intorno alle 13; il suo sviluppo, a margine dell’intensa cella temporalesca, della quale al capoverso sopra, è da attribuire al windshear (venti di direzione diversa su strati d’aria sovrapposti) creatosi in seguito alla forte differenza termica tra l’entroterra battuto dai nubifragi e il caldo afoso sul Golfo di Trieste, ove l’intensa ascesa di correnti calde marittime ha richiamato, nei bassi strati, venti nord-orientali, dall’interno, in netto contrasto con quelli occidentali in sovrascorrimento.
Come detto, le piogge torrenziali di matrice convettiva sono diffuse un po’ in tutta Europa e così troviamo, nelle ultime 24 ore, 52mm caduti sulla cima del monte Cherni (2286m) in Bulgaria, 44mm sulla Bjelolasnica in Bosnia e 30mm a Sibiu in Romania; ma, come detto, ci sono state forti precipitazioni temporalesche anche in Germania, Svizzera e, fatto piuttosto interessante, in alcune aree della Scandinavia, sempre a seguito del rimescolamento di flussi diversi operato dalla depressione del Mare del Nord.
Un intenso fronte di convergenza tra correnti subtropicali e artiche e di consequenziale discontinuità termica, si è venuto a creare tra la Norvegia meridionale e la Svezia centrale con violenti nubifragi in diverse località di tali aree geografiche; tra i picchi massimi: 76mm a Lista Fyr e 42mm a Tveitsund, in Norvegia; 48mm a Fredrika e 45mm ad Asele, in Svezia.
Infine, 35mm di pioggia torrenziale sono caduti in questa prima mattinata (7 luglio) all’Aeroporto di Pola, Istria, Croazia, spostandosi, successivamente, verso Quarnero e Quarnerolo.
Degli intensi eventi in atto in Italia tratteremo in altro articolo.