Si va intensificando l’afflusso d’aria gelida alle alte latitudini europee: in particolare sono le aree centro-settentrionali scandinave, le nazioni baltiche ed il nord della Russia Europea a risentire più direttamente di questa possente ricaduta invernale, con temperature scese in picchiata: in Norvegia si sono avuti stamane all’alba i valori in assoluto più bassi con picchi di quasi -35°C a Drevsjø (contea di Hedmark) ed all’aeroporto di Røros (contea di Sør-Trøndelag), all’interno della regione centrale del Gauldalen. A seguire, poi segnaliamo punte di -33°C a Sihccajavri, sempre in Norvegia, e -32°C nella località svedese di Hemavan.
Il gelo non risparmia nemmeno la Russia (la Capitale Mosca è scesa questa notte fino a -17°C) e inizia ad affluire anche verso parte della Mitteleuropa, dove tuttavia va a confluire con aria più temperata ed umida. Questa convergenza tra correnti artiche ed oceaniche è alla base delle nevicate fino al piano che interessano la Polonia, con temperature di poco sotto lo zero. Il flusso gelido è destinato ora a spingersi con moto retrogrado verso ovest-sud/ovest, puntando in particolare verso la Gran Bretagna ed il nord della Francia dove ci attendiamo un tracollo termico di 12-15 gradi (la mappa sotto mostra le temperature al primo mattino odierno, fonte infoclimat.fr).