L’importanza di una previsione corretta, specie nell’arco delle 72 ore, può rivelarsi strumento importante per la prevenzione di possibili danni a colture agrarie e vegetazione in genere. Riteniamo pertanto che questa rubrica possa rappresentare un mezzo utile alla diffusione di preziose informazioni a tutti coloro che giornalmente hanno a che fare con le piante, siano esse coltivate e non.
Passando pertanto all’analisi del tempo previsto, possiamo subito sottolineare la presenza di basse temperature su buona parte della nostra Penisola, con maggiore influenza al Sud e lungo il lato Adriatico. Tuttavia, rispetto a quanto paventato inizialmente dai modelli di previsione, i valori termici non dovrebbero sfondare soglie potenzialmente pericolose per la fase di riposo vegetativo delle colture.
Freddo accompagnato dal vento dell’Est, che localmente ha raggiunto raffiche da moderate a forti, ma non crediamo in grado di arrecare danno meccanico alle parti vegetali. Stesso discorso per quel che concerne la neve, caduta su molte regioni del versante Adriatico. Gli accumuli non dovrebbero difatti provocare appesantimenti degli organi legnosi, tali da causare danni meccanicamente irreparabili.
Il problema potrebbe tuttavia essere rappresentato dalle forti gelate notturne, considerando che la neve caduta ed accumulatasi sulle parti vegetali si tramuterà in ghiaccio durante le ore notturne. Gli effetti potrebbero essere quelli legati alle ustioni tessutali da gelo, qualora non si sia operato, laddove necessario, in modo tale da rimuovere eventuali strati nevosi compatti.
Per concludere riteniamo importante gettare lo sguardo per i prossimi giorni, in prossimità del nuovo weekend, quando la neve potrebbe cadere copiosa su tutta la pianura Padana. Và detto che le temperature non dovrebbero causare problemi di sorta, tuttavia si dovrà monitorare con attenzione l’accumulo sulle parti vegetali delle colture coltivate all’aperto, specie in frutteti, dove i danni meccanici possono mostrarsi frequenti ma anche più facilmente prevedibili.
Contiamo pertanto di aggiornare il bollettino nel corso dei prossimi giorni, quando l’evoluzione potrà ritenersi pressoché certa. Solo allora si sarà in grado di valutare i possibili accumuli nevosi ed eventualmente poter stabilire la necessità o meno di azioni preventive contro danni meccanici e da gelo.