Un’onda di calore precoce, come abbiamo già scritto, ha interessato l’Ucraina e la Russia, in particolare il settore occidentale, in questi ultimi giorni. Kiev, capitale dell’Ucraina, ha sfiorato i 29°C lunedì 23 e toccato i 30°C martedì 24 maggio, mentre la media delle massime del periodo è inferiore a 21°C. Izyum, in Ucraina orientale, ha superato i 33°C lunedì, stessa temperatura raggiunta lo stesso giorno a Boguchar, nel sudovest della Russia. Entrambe le località hanno una media delle massime di maggio di poco più di 23°C. Mosca, la capitale russa, ha battuto per tre giorni consecutivi il suo vecchio record di caldo per maggio, che era di 28°C. Dopo i 29°C di lunedì 23 maggio e i 31°C di martedì 24, mercoledì 25 maggio si sono toccati i 31,5°C.
Un’altra importante onda di calore, quella che ora sta abbracciando anche parte dell’Italia, ha fatto sentire i suoi roventi effetti già mercoledì 25 maggio in Iberia e nel sudovest della Francia. In questa giornata, infatti, si sono registrate massime di 38°C a Bilbao e 33°C a Biarritz, rispettivamente nella parte spagnola e francese della regione basca. Per Bilbao è record per il mese di maggio (precedente 35°C). All’evento abbiamo dedicato un articolo di approfondimento.
Come già più volte scritto, questo è il periodo dell’anno in cui il subcontinente indiano raggiunge i massimi valori di temperatura. In parte dell’India e in Bangla Desh (non in Pakistan, zone marittime escluse) il caldo si accompagna a elevata umidità, in questa fase di sole molto alto e quasi costante presenza in cielo, in attesa delle piogge monsoniche e del relativo refrigerio da esse portato. Lunedì 23 maggio, Jamshedpur, in India, ha superato di poco i 39°C di massima, ma con un dew point di oltre 24°C. Questo si è tradotto in una temperatura percepita di circa 50°C. Martedì 24, Ramagundam ha sfiorato i 44°C, anche qui con dew point di 24°C, con temperatura percepita pari a 52°C.
Una piccola parte della Cina meridionale sta subendo una significativa siccità. L’area è quella della parte ovest della provincia di Guangdong, intorno alle città di Zhanjiang e Maoming. In quest’area le precipitazioni sono inferiori alla norma già da vari mesi e molti bacini idrici che riforniscono di acqua la regione sono semivuoti.
Al contrario, nel sudest della Cina ha piovuto molto nei giorni scorsi. Sono state colpite soprattutto la parte est della provincia di Guangdong (quella stessa dove a ovest c’è siccità) e le province Jiangxi e Fujian. Ling Ling ha registrato 88 mm tra domenica e lunedì, mentre a Chu-hsien i mm caduti sono stati 98 nelle stesse 48 ore. Nelle 72 ore comprese tra sabato e lunedì, Shao-wu ha registrato 152 mm.
Il monsone indiano sembra aver già raggiunto il Mar delle Andamane meridionale, le isole nel Golfo del Bengala pesantemente colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004, portando finalmente i suoi effetti benefici agli agricoltori. I meteorologi dell’India Meteorological Department hanno infatti comunicato mercoledì 25 maggio che la presenza contemporanea di estesa copertura nuvolosa, pioggia persistente e venti sudoccidentali configura la tipica condizione del monsone, giunto con una decina di giorni di ritardo rispetto alla media. Le piogge pre-monsoniche abbastanza importanti avevano fatto temere un ritardo più significativo nell’arrivo del monsone, che avrebbe avuto conseguenze disastrose in terre, come le Andamane, dove due terzi della popolazione vivono esclusivamente di agricoltura.
I corpi di due uomini sono stati recuperati sul Monte Rainier, nello stato di Washington (USA nordoccidentali), dopo che gli stessi, il primo di 57 anni, il secondo di 27, avevano perduto la vita sulla montagna in una severa tempesta di neve nello scorso weekend. Gli elicotteri hanno individuato e raggiunto i cadaveri martedì 24 maggio a circa 2500 metri di quota (la montagna ne quota poco più di 4300). Circa 60 cm di neve fresca sono caduti in sole 5 ore tra il pomeriggio e la sera di sabato, ma le neve ha continuato a cadere, seppure a intermittenza, anche domenica. La severità del maltempo è stata confermata da Mike Gauthier, ranger del Mount Rainier National Park, che è sceso a valle con un gruppo dalla località Paradise Ranger Station mentre imperversava la tempesta. Il ranger ha dichiarato di aver visto due uomini vestiti solo di un leggero abbigliamento di cotone, seppure equipaggiati di tende e sacchi a pelo. E’la prima disgrazia mortale quest’anno sul Mount Rainier, famosa tra l’altro per l’abbondanza delle nevicate non solo invernali, mentre lo scorso anno le vittime del maltempo e dell’imprudenza erano state in tutto quattro.
Forti piogge hanno colpito la regione canadese della Nuova Scozia tra il 21 e il 24 maggio. Le precipitazioni hanno raggiunto livelli record, costringendo alla chiusura numerose strade e ponti. In alcune zone , le piogge cumulate tra sabato 21 e martedì 24 maggio hanno ampiamente superato le medie mensili di maggio. Bridgewater ha ricevuto 158 mm nel weekend, mentre sono stati 223 i mm nel maggio più piovoso registrato da quando è operante la locale stazione meteo. Western Head, sulla costa sudoccidentale della Nuova Scozia, ha ricevuto, sempre nel weekend, 166 mm. La persistenza delle precipitazioni è stata dovuta alla presenza di un’area depressionaria semi-stazionaria.
Piogge abbondanti nel Brasile meridionale martedì 24 maggio. Sono caduti 125 mm a Sao Paulo, 114 a Santos, 79 a Condrina, 61 a Curitiba.