Bisognerà probabilmente attendere poco dopo metà mese per la fine della nuova ondata di caldo nord-africana attesa a partire dai prossimi giorni e che quindi avrà una durata complessiva di quasi 10 giorni, se le attuali indicazioni fossero confermate. Si tratterà di un lungo episodio dominio dall’alta pressione sub-tropicale, che non farà altro che peggiorare uno scenario nel quale il caldo si è solo parzialmente ridimensionato, ma non ha mai mollato la presa soprattutto al Sud.
E saranno proprio le regioni meridionali e le due Isole Maggiori a risentire di più delle vampate nord-africane: i modelli matematici più prestigiosi indicano un primo picco del caldo nei primi giorni della settimana, a cui seguirà un lieve contenuto abbassamento termico tra giovedì e venerdì. Nel corso del week-end giungerà una nuova e forse più forte fiammata sahariana, che prima arroventerà Penisola Iberica e Baleari, per poi dilagare sull’Italia insulare e resto del Sud. Da vedere se anche il Centro-Nord verrà abbracciato in modo significativo dall’infernale ondata sahariana.
Quando arriveremo alla fine di questo tunnel? Dando retta alle ipotesi sul lungo termine, bisognerà aspettare il 17-18 luglio, quando la spinta dell’alta pressione delle Azzorre farebbe catapultare correnti decisamente più fresche d’origine atlantica, che avrebbero modo di scalzare la bolla sahariana anche dall’estremo Sud. Il condizionale è d’obbligo, ma se questa tendenza fosse confermata si tratterebbe della prima vera rinfrescata dopo addirittura un mese. Nella mappa GFS notiamo proprio l’afflusso d’aria più fresca verso l’Italia, prevista per il 17 luglio. Fonte mappa www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo