Ci siamo, la fiammata di caldo nord-africana si è ormai messa in moto dall’entroterra algero-tunisino per giungere in modo repentino verso il territorio italiano, ad iniziare dalle due Isole Maggiori. Il supporto anticiclonico sub-tropicale (per la sua origine, chiamato Cammello o gobbo di Algeri) alimenterà un vasto campo d’alte pressioni, di base già presente su buona parte del comparto orientale centro-europeo.
Quali le cause di questa prima forte risalita cocente dal Nord Africa, dopo un lungo periodo contraddistinto da situazioni relativamente fresche ed instabili? Una saccatura nord-atlantica, alimentata da un flusso di correnti fresche sta penetrando con decisione verso la Penisola Iberica ed il Marocco e, come sovente capita in queste circostanze, poco più ad est avviene una risposta di tipo opposto: se l’aria fresca scende fino alle coste del Marocco, aria molto calda viene invece messa in moto dall’entroterra sahariano in risalita verso la Penisola Italiana ed in genere sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Si tratta della tipica circolazione atmosferica governata da notevoli scambi meridiani.
La possente risposta anticiclonica nord-africana rischia di creare una situazione di sostanziale empasse, ovvero uno scenario bloccato con la saccatura nord-atlantica impossibilitata ad evolvere verso levante ed in posizione stabile tale da alimentare il richiamo caldo verso le regioni italiane. Solo il Nord sarà lambito dai refoli della circolazione instabile, con il flusso di correnti sud/occidentali sul lato ascendente della saccatura.