Tra questi inverni, una trattazione approfondita merita quello del 1683-84, il più freddo che abbia mai colpito le Isole Britanniche, ed uno dei più freddi di tutti anche in Italia, dove il gelo e la neve durarono per 16 settimane, gelando in parte anche l’Adriatico.
Il peggioramento, verso la fine del Secolo, iniziò a colpire anche le altre stagioni, portando poi in seguito ad un massimo storico di avanzata dei ghiacciai alpini.
1651-52 e 1652-53: Prolungata chiusura del porto di Riga, sul Mar Baltico, a causa della presenza di ghiaccio fuori stagione.
1655: Di nuovo gela il Tamigi a Londra. L’inverno 1655-56 viene considerato uno dei più rigidi di questo Secolo nel Continente Europeo.
1657-58: Un inverno molto rigido, con 102 giorni di copertura nevosa nel sud dell’Inghilterra.
1662-63: Ancora un inverno inglese freddissimo, con il gelo completo del Tamigi a Londra, ove, per la prima volta, si sperimenta un nuovo sport importato dall’Olanda: il pattinaggio su ghiaccio!
Ad Aldenham (Inghilterra), la copertura nevosa raggiunge i 70 giorni.
Inverno rigidissimo e nevoso anche in Italia.
1665: In gennaio gelarono le acque del Po.
1666-67: Gela di nuovo il Tamigi a Londra.
In Italia il freddo iniziò a Dicembre per proseguire fino a Febbraio.
Gelarono completamente il Po ed i suoi affluenti.
A Parigi la Senna gelò per 35 giorni consecutivi.
1672: Inverno estremamente rigido nei Paesi Bassi.
E’ un periodo di Estati decisamente fresche nel Continente Europeo, oltre che di inverni rigidi.
Nell’Estate del 1675 il ghiaccio permane per tutta la stagione sui laghi presso Straglesh, in Scozia.
In Renania l’uva viene raccolta sotto la neve.
1677-78: A Dicembre, sul Tamigi gelato vengono costruiti dei negozi ove viene venduto il brandy. Il fiume viene tranquillamente attraversato a piedi.
1678-79: Inverno rigido nei Paesi Bassi.