Come tutti sappiamo, l’AO, indice di Oscillazione Artica, attraversa, come dice il nome stesso, una serie di oscillazioni tra fasi positive e fasi negative che grande importanza hanno comunque sul tempo nel nostro Emisfero.
Osservando il grafico del valore del geopotenziale alle alte latitudini polari dell’Emisfero Boreale (comprese tra 65° e 90° di latitudine nord), notiamo regolari oscillazioni tra ottobre e metà gennaio, nel corso delle quali l’indice AO ha oscillato tra valori positivi e valori negativi.
Ma un evento si è verificato dopo la metà di Gennaio: un intensissimo Stratwarming che, iniziatosi alle alte quote stratosferiche, si è poi trasferito ai livelli atmosferici più bassi.
Si nota benissimo dalle anomalie di Geopotenziale che il fenomeno è partito attorno 1-2 hPa, per estendersi rapidamente verso il basso rimanendo, però, nella sua parte più intensa, a quote superiori ai 300 hPa (circa 9100 metri di altezza).
Tuttavia, le anomalie della pressione si sono, con pulsazioni alternate, trasferite fino al livello del mare, seppure attenuate, con due fasi particolarmente intense attorno ai primi giorni di Febbraio e verso la metà di questo mese.
E’ dalla fine di Gennaio che l’indice AO risulta essere prevalentemente negativo.
L’andamento del grafico Geopotenziale suggerisce che la grande anomalia indotta dallo Stratwarming possa continuare per almeno alcune settimane, con pulsazioni al livello del mare.
E’ presumibile dunque che ne risenta anche il tempo sul nostro Continente, esposto anche nel mese di Marzo ad alcune irruzioni di aria fredda di origine Artica.