Analizziamo oggi una complessa situazione meteorologica che, nel breve termine, muterà radicalmente i connotati della stagione estiva fin qui vissuta. L’alta pressione delle Azzorre si disporrà difatti lungo i meridiani e sul suo bordo orientale scorrerà una profonda ed ampia ondulazione delle correnti d’aria d’alta quota. Masse d’aria che dal Nord Europa si getteranno nel caldo Mediterraneo, isolando una vasta goccia fredda in quota.
Il risultato sarà un deciso calo termico che dalle regioni settentrionali si propagherà al resto del Paese, mentre forti temporali, localmente grandinigeni, interesseranno vaste aree della nostra Penisola. I giorni maggiormente a rischio saranno venerdì e sabato, quando i fenomeni temporaleschi interesseranno un po’ tutte le regioni dello stivale.
È un contesto climatico potenzialmente pericoloso, in quanto molte colture in pieno campo sono in fase di maturazione, altre, invece, in fine raccolta. Tuttavia riteniamo a maggiore rischio quelle che, fra circa un mese, vedranno una decisa maturazione dei frutti. Si pensi ad esempio alla vite, i cui grappoli iniziano ad assumere importante consistenza.
Alla luce degli ultimi bollettini di previsione sarebbe pertanto opportuno approntare un giusto piano di monitoraggio ed eventualmente di prevenzione. Le precipitazioni porteranno difatti ad un incremento dei tassi di umidità relativa dell’aria che, unito all’abbassamento delle temperature, potrà portare alla manifestazione di condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo di agenti patogeni.
Agenti patogeni configurabili come insetti o specie fungine, in grado di portare condizioni di stress alle piante in fase di maturazione. Oltre a ciò non và trascurata la possibilità che eventi particolarmente violenti come forti rovesci, forte vento o addirittura grandinate, possano arrecare danni di tipo meccanico agli apparati vegetali. Il tutto andrebbe inevitabilmente a ripercuotersi sull’imminente produzione, traducibile in una sostanziale perdita economica da parte dell’agricoltore.
Raccomandiamo pertanto, come detto precedentemente, particolare attenzione ai prossimi giorni. Rammentiamo infatti che esistono tutta una serie di mezzi di prevenzione utili affinché si evitino i possibili effetti negativi sopra esposti. Rimandiamo al prossimo aggiornamento durante il quale sarà possibile descrivere nei particolari quelle che potrebbero essere le zone maggiormente colpite da fenomeni violenti.