Si và concludendo un mese senza dubbio anomalo, sia dal punto di vista strettamente termico, sia da quello squisitamente precipitativo. Molte regioni della nostra Penisola, segnatamente buona parte delle Settentrionali ed alcune Centrali, hanno registrato apporti meteorici ben al di sopra delle medie previste ad agosto. Le temperature, invece, hanno spesso varcato la soglia della normalità in entrambi i sensi.
Condizioni, queste, che hanno creato non pochi grattacapi all’interno comparto agricolo. Oltre ai danni soventemente causati dalle abbondanti ed intense precipitazioni, talvolta con grandine e colpi di vento, si sono aggiunti quelli generati da attacchi patogeni quali funghi od insetti, il cui habitat di sviluppo è stato favorito da opportuni tassi di umidità, temperature, radiazione solare nonché livello idrologico.
Attualmente, all’orizzonte, si profila un medio-lungo periodo governato da tempo stabile, soleggiato e persino caldo. Condizioni, queste, che si riveleranno ideali per tutti i lavori agronomici programmati per l’inizio del mese. Innanzitutto la vendemmia, la cui buona riuscita si affida a condizioni meteo-climatiche come quelle appena descritte. Dopodiché la maturazione delle colture a ciclo estivo tardivo o precoce autunnale, o ancora in fase di progressiva maturazione delle drupe come ad esempio le olive o gli agrumi.
Notevole, inoltre, l’importanza dei lavori agronomici per la preparazione dei letti di semina per la messa a dimora delle colture autunno-vernine. Si potrà difatti operare una buona aratura, seguita dalle varie operazioni complementari come la rottura delle zolle grossolane e successivo livellamento del terreno precedentemente arato. I tassi di umidità saranno tali per cui si potranno eseguire con relativa facilità anche in quei terreni particolarmente tenaci come quelli argillosi.
Tuttavia, l’incremento termico e l’assenza di copertura nuvolosa nell’intero arco della giornata, potrebbero indurre eccessi evapotraspirativi, tali da consumare le riserve idriche superficiali presenti nel suolo. Diverrà opportuno quindi mettere in atto tutti quegli accorgimenti tecnici tali da ovviare al problema, come ad esempio opportune irrigazioni oppure complementi quali la pacciamatura (ossia ricoprire il suolo lavorato con residui colturali quali lo sfalcio delle infestanti o ancora con film plastici lievemente bucherellati).
Insomma, la fase che si prospetta si rivelerà quanto mai ideale per poter tirare il fiato dopo un mese d’agosto che, come detto in precedenza, ha causato una serie di problemi, taluni persino gravi, nei confronti delle colture allevate in pieno campo.