A un passo dal record assoluto di giugno. Alla base italo francese Concordia (3.233 m) i sensori hanno misurato una minima che, per il terzo anno consecutivo, ha aggiornato il limite mensile della stazione, come dimostra la cronologia dei record inferiori ai -80 °C:
15 giugno 2011 = -80,1 °C
21 giugno 2015 = -81,3 °C
12 giugno 2016 = -81,5 °C
19 giugno 2017 = -83,0 °C
20 giugno 2017 = -83,7 °C (provvisorio)
Si tratta del primo dato stagionale di tale livello rilevato sul Plateau Antartico da una base permanente, in un anno che finora non aveva mandato in archivio punte degne di nota. Basti pensare che solo il 18 giugno ad Amundsen Scott (2.836 m), la base statunitense che sorge al Polo Sud geografico, è stata infranta la soglia dei -100 °F (-73,3 °C) con una temperatura scesa a -73,8 °C. Sul tavolato di Dome C, quello dov’è ubicata Concordia, anche la stazione automatica denominata Dome C II e gestita dall’Antarctic Meteorological Research Center (Wisconsin University) ha superato la soglia (alle 1230 UTC del 19 giugno per l’esattezza), toccando poi un valore (ufficioso) di -82,1 °C (alle 0340 UTC del 20 giugno). Alla base russa Vostok (3.488 m) invece la minima stagionale è per ora ferma a -77,2 °C (10 giugno).
Ma si diceva del record assoluto: il dato di Concordia è infatti vicinissimo al limite dell’Antartide (e mondiale di conseguenza) poiché proprio a Vostok il 27 giugno 1984 si scese a -84,0 °C. Il dato si pone inoltre al terzo posto nel ranking delle minime registrate dalla base italo francese nei suoi 13 anni di attività.