Gli effetti del vortice ciclonico iberico si sono estesi verso levante, coinvolgendo in misura più decisa anche l’Italia. Una ciclogenesi, in risalita dal Nord Africa verso la Sardegna, è responsabile della fase temporalesca (alimentata da un flusso molto umido di correnti d’estrazione nord-africana) che si è radicata su parte del Mediterraneo, tra le Isole Baleari, la Corsica, la Sardegna e le coste del sud/est della Francia.
La fenomenologia più incisiva si è abbattuta proprio tra la Provenza e la Costa Azzurra, aree particolarmente esposte ad episodi di cattivo maltempo quando viene a realizzarsi un richiamo perturbato di matrice afromediterranea: in qualche zona si sono avuti nubifragi lampo, con oltre 100 millimetri caduti in poche ore a Hyères, dove peraltro è stato chiuso l’aeroporto proprio a causa delle intemperie. Quantitativi di pioggia così eclatanti sono stati causati da una cella temporalesca a V a carattere autorigenerante. Nelle prossime ore non sono esclusi ulteriori fenomeni di maltempo estremo.
La parte più intensa della perturbazione dovrebbe presto sfondare con più decisione sul Nord Italia, ove per il momento si sono avute piogge piuttosto diffuse, già dal mattino, ma principalmente connesse ad un fronte caldo. I fenomeni più cospicui, anche quelli in atto nelle ultime ore, sono concentrati principalmente tra il Ponente Ligure e gran parte del Piemonte, zone che risentono orograficamente del flusso meridionale che trasporta i nuclei piovosi.
Il maltempo peggiore ha però interessato la Sardegna, ove già dalla scorsa notte si susseguono fenomeni temporaleschi localmente intensi. Nell’arco di meno di 24 ore a Sassari sono caduti 82 millimetri, ma il maltempo non ha risparmiato nemmeno il cagliaritano, ove questo pomeriggio si sono scatenati intensi temporali con diversi allagamenti. Sull’area del Sulcis, nel paese di San Giovanni Suergiu, un fulmine si è abbattuto in un’abitazione causando ferite ed ustioni a due donne.