“Sarà difficile compensare la mancata produzione” hanno dichiarato i principali produttori di automobili giapponesi, che ad inizio della settimana sono stati costretti a chiudere le fabbriche causa maltempo. Tutto ciò a causa delle strade impraticabili, bloccate dalle ingenti nevicate.
Dopo diversi giorni di bufere di neve in molte aree del Giappone sono stati registrati accumuli record. Nelle prefetture di Niigata e Yamanashi (centro del paese) sono caduti fino a 80 cm e i giapponesi non erano minimamente preparati ad un attacco così violento dell’inverno. Ecco quindi che martedì scorso le principali arterie stradali che conduco a Tokyo era totalmente paralizzate.
Oltre alla difficoltà nella distribuzione delle auto nuove, le forniture essenziali per le singole parti automobilistiche sono venute a mancare. “Le merci dovevano essere consegnate sabato scorso, ma la consegna è stata ritardata fino ad oggi (venerdì 21 febbraio). Sono rimasto intrappolato nella prefettura di Yamanashi”, ha dichiarato un camionista nipponico.
Lunedì diverse fabbriche importanti (tra cui Toyota, Honda, Nissan e Suzuki) avevano deciso di sospendere temporaneamente il lavoro. La riapertura è avvenuta tra martedì sera e mercoledì mattina. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una giornata di arresto è un grosso problema, perché attualmente non vi è una forte richiesta di auto.