Abbiamo spesso raccontato delle buone performance dei ghiacci del Polo Sud, che vanno decisamente in controtendenza rispetto a quanto accade nell’Artico. Tuttavia recenti studi, effettuati dai ricercatori dell’ Università di Canberra e dal British Antarctic Survey (BAS) e pubblicati nella Rivista “Nature Geoscience”, mostrano come anche in queste lande lo scioglimento dei ghiacci nel periodo estivo stia in parte accelerando rispetto al passato, almeno per quanto concerne la Penisola Antartica, cioè la punta più settentrionale del Continente di ghiaccio, che risulta essere più vulnerabile al cambiamento climatico.
A seguito dei carotaggi effettuati nell’isola di James Ross, si è avuto modo di ripercorrere il clima in quella zona dell’Antartide dell’ultimo millennio ed i dati mostrano che negli ultimi 50 anni qualcosa è effettivamente cambiato, con la fusione dei ghiacci estivi almeno 10 volte più intensa rispetto ai secoli passati ed un aumento termico di oltre 1°C. Piccoli cambiamenti di temperatura possono avere notevoli implicazioni sulla stabilità del ghiaccio anche nelle aree circostanti. Questo non toglie che, nel complesso, il ghiaccio marino intorno all’Antartide gode d’ottima salute e si mantiene sopra la media.