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GFS: Vortice polare molto vivace: dopo un po’ di freddo tornano le piogge

di MTG dei lettori
30 Mar 2005 - 10:55
in Senza categoria
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Domenica discreta per le nostre regioni, ma dal pomeriggio un nuovo peggioramento interesserà l'Italia, ad iniziare dalla Sardegna. Fonte www.meteogiornale.it/mappe.
Situazione Sul bacino del Mediterraneo permane una blanda circolazione depressionaria di origine atlantica: aria mite e umida fluisce sulle nostre regioni e trasporta nuvolosità irregolare che talvolta dà origine a deboli fenomeni d’instabilità

Sull’Europa sud-occidentale la pressione è in aumento, per la spinta dinamica operata da un promontorio presente sul Marocco.

Il nord del nostro continente è interessato da un’altra area di alta pressione: ci riferiamo al nucleo posizionato sulla Scandinavia, la cui circolazione oraria sta spingendo un flusso relativamente freddo alla conquista dell’Europa centrale.

Tale flusso, in conseguenza della fusione tra i predetti anticicloni, verrà incoraggiato ad avanzare verso l’Italia; nei prossimi 2-3 giorni vedremo così tornare alla ribalta una circolazione vagamente invernale.

Evoluzione a 72 ore Oggi la pressione proseguirà nel suo lento calo, sia in quota che al suolo; ma più che sull’entità di tale diminuzione, l’attenzione dovrà necessariamente focalizzarsi sul cambio di circolazione, i cui primi sintomi saranno evidenti già dalla serata odierna: un minimo depressionario si formerà infatti sulle regioni meridionali, mentre la rimonta anticiclonica sull’ovest europeo chiuderà nuovamente la porta atlantica.

È ormai giunta a compimento quella transizione fra il regime atlantico del periodo pasquale ed il moderato flusso freddo che, nella giornata di domani, determinerà una certa instabilità, maggiormente concentrata attorno al minimo depressionario (domani sullo Ionio), unitamente al calo di qualche grado delle temperature in quota.

La giornata di venerdì 1 aprile vedrà la persistenza di qualche fenomeno all’estremo sud, mentre la pressione accennerà ad un lieve rialzo al centro-nord, a tutte le quote. Come osservato ieri, la guarigione da questa ferita invernale non avverrà immediatamente: si osservi infatti come una circolazione di aria fresca indugi sulle nostre regioni orientali, accompagnata in quota da una curvatura ciclonica delle linee di campo.

E questo non sarà l’unico disturbo che ostacolerà la ripresa del tempo stabile sull’Italia; come vedremo, altri elementi si affacceranno sullo scena europea, determinando nuovi equilibri anche sul comparto mediterraneo

Tendenza a 72-168 ore Nella giornata di sabato l’anticiclone continentale assumerà una posizione di blocco sull’Europa orientale. L’invasione fredda potrà allora dirsi conclusa, anche se, per altre 24 ore, le temperature in quota si manterranno fresche.

Al suolo invece la presenza del sole per molte ore dovrebbe garantire un discreto rialzo termico; ma il tempo sull’Italia sarà destinato a peggiorare e già domenica potremo apprezzare i primi segnali del nuovo cambiamento.

Questa volta il peggioramento prenderà le prime mosse da una circolazione depressionaria sull’Algeria, cui sarà associata in quota una goccia fredda sul Mediterraneo occidentale.

L’anticiclone atlantico migrerà intanto a latitudini settentrionali, lasciando l’Europa occidentale in balia di una circolazione perturbata centrata sull’Islanda. Il robusto vortice ciclonico migrerà poi verso il Mar di Norvegia, agganciando ad inizio settimana un minimo secondario sulle isole britanniche.

La vasta depressione, assunta l’ormai classica disposizione meridiana (si noti a tal proposito la congiunzione di un’alta termica sulla Groenlandia con l’anticiclone atlantico), andrà ad erodere il geopotenziale su Europa centrale ed area mediterranea, interagendo in tal senso con il sistema africano.

È pertanto plausibile attendersi un inizio di settimana caratterizzato da tempo inclemente, per la presenza di una circolazione ciclonica da OSO, facente capo alla grande saccatura nord-atlantica.

Riflessioni di lungo termine e conclusioni Fra mercoledì 6 e venerdì 8 la potente depressione, spinta verso levante dal sempre vivo blocco atlantico, porterà il suo centro d’azione tra il mar Baltico ed il Mare del Nord, mantenendo sempre un interessante sviluppo meridiano.

Mentre in quota le correnti sull’Italia si manterranno meridionali, con una possibile forte avvezione calda al sud del nostro paese, al suolo aria piuttosto fredda di origine artica inizierà a fluire lungo il bordo occidentale della lunga ed acuta saccatura, sfondando nel Mediterraneo e generando per contrasto intense precipitazioni, anche su gran parte della nostra penisola.

La situazione, caratterizzata dalla presenza di due blocchi anticiclonici separati da una profonda saccatura sui meridiani centro-occidentali europei, potrebbe protrarsi per molti giorni ed aprire per l’Italia un periodo favorevole alle piogge.

Le mappe di stamani non vedono l’uscita da questa situazione che, fino al 15 aprile, limite di visibilità delle odierne emissioni, vedrebbe la accanita persistenza del vortice polare sul nord Europa, con l’invio di energiche saccature anche verso il Mediterraneo.

Se confermata, la prevalenza di correnti meridionali a curvatura ciclonica favorirà la formazione di sistemi nuvolosi, specie al nord, favorendo così un parziale recupero del deficit pluviometrico.

Dopo l’intermezzo atlantico, a dire il vero un pochino deludente, e la fase moderatamente fredda, anch’essa non particolarmente intensa, passeremo dunque ad un regime più deciso.

La storia del tempo dei prossimi giorni passerà attraverso pesanti scambi meridiani, con la genesi delle stesse configurazioni che ci hanno tenuto compagnia per buona parte dell’inverno.

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