Alta pressione sul centro-nord Europa, che dalle Isole Britanniche si allunga verso il comparto russo. Tale configurazione barica espone l’area mediterranea e la nostra Penisola a fresche correnti che specie nella bassa troposfera (1500 metri circa) hanno carattere nord-orientale.
In area balcanica come sull’Est europeo, presenti temperature all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1500 metri circa) anche di 0°C, vero fresco. Una configurazione questa, ribadiamo, che se rapportata ai mesi invernali, sarebbe foriera di freddo per l’Italia, con la neve che cadrebbe a quote basse specie lungo i versanti direttamente esposti ai venti balcanici.
Per la serata odierna, minimo barico (sia al suolo che in quota) che si porterà sul basso Tirreno, per poi scivolare velocemente in area ionica nelle prime ore di domani, sabato.
Precipitazioni sparse sulle regioni centro-meridionali, ma oggi il modello americano vede un’evoluzione più rapida del minimo verso l’Egeo, con fenomeni che dovrebbe presentarsi con intensità minore di quella prevista nel precedentemente aggiornamento, venendo a mancare i presupposti per intense correnti sciroccali in area ionica.
In Atlantico, il trend ondulatorio meridiano freddo causa l’isolamento di un’area ciclonica tra le coste portoghesi e quelle marocchine. Teniamola a mente.
Dicevamo del fresco, nella giornata di sabato le termiche nella basso troposfera, specie sul comparto adriatico, presenteranno valori anche di +3°C/+4°C.
Domenica, sempre distensione altopressoria per paralleli che dall’Atlantico, passando per la Penisola Scandinava, si tuffa sul comparto russo. Non certo un muro di sbarramento granitico, che permetterà a correnti in quota di estrazione artico-marittima di alimentare, seppur in maniera parziale, l’area ciclonica agente in prossimità delle coste portoghesi e a correnti artiche ma parzialmente continentalizzate di foraggiare l’eterna area ciclonica balcanica.
Grecale piuttosto fresco sulla Penisola e nevicate saranno possibili sull’Appennino centrale (specie versante adriatico) a quote superiori ai 1600/1800 metri. Nuvole e rovesci anche sul versante centro-meridionale tirrenico.
Lunedì, l’alta pressione nord-europea schiaccerà la goccia fredda balcanica verso la nostra Penisola e verso il comparto adriatico.
Ancora venti di grecale, fresco e precipitazioni sparse al centro-sud, addensamenti particolari specie sul versante adriatico.
Termiche nella bassa troposfera intorno ai +4°C sull’Adriatico centro-settentrionale, una +14°C/+16°C sulle Baleari, a testimonianza di un break sub-tropicale africano sollecitato dalla vicina e insistente azione meridiana atlantica.
E come spesso accade in tali evoluzioni bariche, un minimo nord-africano risalirà verso il comparto balearico apportando, nella giornata di martedì, probabili precipitazioni sulla Sardegna.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
Secondo il modello americano, vi sarà una ripresa della pressione sulla nostra Penisola, con l’alta pressione dinamica oceanica in stabile trasferta nord europea ad allungare la sua mano su di Noi.
Ma non sarà certo una protezione a prova di bomba.
Ancora infiltrazioni fresche da est e aria più mite e più umida che tenterà di muovere passi avanti verso il Mediterraneo centrale, dalla sempre viva azione ciclonica iberica. Probabile stato lacunoso barico sul Mare Nostrum.
Seguiamo attentamente gli sviluppi.
Il lungo termine secondo il modello americano
Alta pressione sulla Penisola e temperature assai gradevoli?
Ci ritorneremo.