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GFS: In arrivo una fase di Maltempo, la neve cadrà a quote collinari!

di Pierfranco Serra
03 Mar 2008 - 18:05
in Senza categoria
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L'intensa fase di maltempo che interesserà l'Italia nel mezzo della settimana con il minimo al suolo e in quota sul Basso Tirreno tra Sardegna e Sicilia. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe/gfs.php.
Un’improvvisa impennata altopressoria oceanica sin su quasi a sfiorare le coste meridionali dell’Islanda, permetterà all’intensa attività ciclonica scandinava di penetrare nel cuore del Mediterraneo centro-occidentale e di ferirlo (meteorologicamente ) con aria di artica estrazione.

Già da qualche giorno paventata, questa discesa fredda ci farà riassaporare sensazioni invernali, ormai quasi sopite da prematuri tepori primaverili.

In queste ore la nostra Penisola è già interessata da un’ondulazione ciclonica (più stretta al Nord, più ampia ad abbracciare la più parte delle regioni), che fungerà da ariete per il franco ingresso in ambito mediterraneo della fredda e perturbata aria nord-europea. Minimo pressorio sottovento che va intensificandosi tra alta Toscana e Mar Ligure e deboli precipitazioni probabili nelle prossime ore sulle suddette zone causa richiamo meridionale pre-frontale.

Domani, martedì, nelle ore centrali, il minimo pressorio che andrà intensificandosi (sia al suolo che in quota) tra Toscana e Emilia Romagna e che poi nelle ore serali è previsto in trasferimento su medio-alto Adriatico, fungerà da perno fondamentale per la fredda aria artica la quale si tufferà sulla porzione centro-occidentale del Mare Nostrum dalla bocca del Rodano.

Sempre dalla sera, assisteremo ad un evidente crollo delle termiche sia nella media che nella bassa troposfera.

Le forti correnti di maestrale (di bora sul Triveneto, associati a repentini fenomeni precipitativi) ci faranno scivolare addosso termiche dalle tinte invernali. A 850 hPa (1500 metri circa) la -2°C taglierà la Sardegna, la 0°C approderà sul Tirreno centrale mentre la -4°C farà bella mostra di se in tutto il Nord-Est.

A 500 hPa, tra la notte di martedì e le prime ore di mercoledì, gelide termiche trasleranno pian piano con una azione che potremo definire a pendolo su tutto il Nord, parte delle regioni centrali, sulla Sardegna e sul Mediterraneo occidentale. Temperature tra -32°C e -34°C!

Nelle ore serali di mercoledì, il minimo pressorio in graduale formazione tirrenica, traslerà dalle coste orientali sarde verso le coste ioniche siciliane. In quota il minimo avrà più ampio respiro distendendosi su buona parte delle regioni centro-meridionali.

Oramai nella bassa troposfera le termiche negative vanno impadronendosi di quasi tutte le nostre regioni, tranne che di quelle ioniche, le quali risentono ancora del richiamo più mite operato dalla ritornante ciclonica del vicino minimo di pressione. Precipitazioni che andranno ad interessare in maniera ampia le regioni centro-meridionali e la dorsale adriatica, più al riparo probabilmente in questa fase le regioni di Nord-Ovest.

Dalle prime ore di giovedì, minimo al suolo e in quota andranno a convergere sul comparto tirrenico centro-meridionale, acuendo la fase di maltempo.

Le termiche a 850 hPa presenteranno valori di -2°C della Sicilia occidentale, di -3°C/-4°C su Sardegna e regioni tirreniche centro-settentrionali, sino a -4°C/-6°C su regioni settentrionali, settore adriatico centrale e settentrionale e aree interne appenniniche centrali. Ancora prevalenza di richiamo mite su Puglia, parte della Lucania, Calabria e Sicilia ionica.

A 500 hPa, il freddo maggiore si isolerà in corrispondenza della Sardegna, sfiorerà la Sicilia occidentale e si inoculerà nell’entroterra algero-tunisino. Tra Corsica e Sardegna capeggerà la -32°C!

Il freddo in quota andrà ad isolarsi in questa porzione di Mediterraneo anche grazie al puntuale rinforzo del flusso zonale sul bordo settentrionale dell’alta dinamica oceanica, che taglierà la saccatura polare più o meno a metà strada circa, generando sull’area italo-mediterranea una perturbata evoluzione a cut-off.

Tra giovedì e venerdì, sempre minimo pressorio tra Sardegna e Sicilia, con corrispondente isolamento in quota di un nocciolo d’aria particolarmente freddo: ancora -30°C circa all’altezza geopotenziale di 500 hPa. Le precipitazioni coinvolgeranno in maniera ciclonica la maggior parte delle regioni (forse solo le regioni più settentrionali al riparo). Buona parte delle regioni centro-meridionali presenteranno valori termici positivi nella bassa troposfera.

Venerdì ancora minimo pressorio (con freddo e persistente nocciolo in quota) in azione tra le due Isole Maggiori, ma azione perturbata che incomincia a perdere forza. Aumentano uniformemente le termiche a 850 hPa, ormai quasi dovunque positive.

Dopo esserci discretamente rinfrescati le idee, quale evoluzione ci attende?

Il medio termine secondo il modello americano

Neanche il tempo di riprenderci e il cut-off potrebbe essere riagganciato da fresche dinamiche in quota facenti capo all’azione vorticosa polare presente tra Islanda e Penisola Scandinava.

Nuova ondulazione ciclonica e precipitazioni che coinvolgerebbero in maniera più diretta il comparto adriatico e le regioni centro-meridionali. Al momento non si prevede un ulteriore calo delle termiche.

Domenica, dopo una parziale ripresa pressoria, si profila un nuovo importante Split Polare in area mediterranea, causa gobba altopressoria oceanica assai pronunciata sin su a oltrepassar quasi le Isole Britanniche.

Parrebbe tuttavia meno intensa della precedente, ma con l’inizio di Marzo il Vortice Polare sembra dimostrarsi meno forte del normale e propenso a scambi meridiani di calore.

Il lungo termine secondo il modello americano

Sempre all’insegna di probabili ondulazioni meridiane fredde in ambito mediterraneo, ma tenendo sempre in grande considerazione l’alta dinamica sub-tropicale oceanica, sempre pronta a far saltare il banco in qualsiasi occasione.

Ci ritorneremo.

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