Sul bacino mediterraneo centro-occidentale e sull’Europa meridionale assistiamo ad un’impennata altopressoria sub-tropicale africana di assoluto rilievo per il periodo. Responsabile di questa ondata calda è l’affondo meridiano del getto polare fin giù verso le coste marocchine atlantiche, che favorirà l’isolamento di aria fresca in quota in prossimità della penisola iberica.
Sul resto d’Europa, campo di pressioni alte e relativamente livellate, dove non mancheranno però episodi di instabilità. Previste per le prossime ore precipitazioni lungo la ritornante ascendente meridionale della corrente a getto in basso Atlantico, coinvolte quindi oltre la Spagna e il Portogallo, Francia, Paesi Bassi, Germania e settore alpino occidentale. Piogge anche su Polonia e regioni baltiche per il cedimento dei geopotenziali in quota, causa l’approssimarsi di una goccia fredda dalla penisola scandinava.
Come evolverà il tempo nei prossimi giorni secondo il modello americano?
In questa settimana assisteremo ad un probabile lento incedere in ambito mediterraneo del cut-off iberico. Quest’ultimo, nonostante le resistente altopressorie africane, potrebbe provocare precipitazioni sparse sul bacino mediterraneo centro-occidentale a partire dalle prime ore di venerdì.
Merito del cut-off sarà anche quello di far diminuire i geopotenziali in quota e di favorire un’abbassamento delle termiche a 850 hPa (sino a +20°C su Sardegna e Mediterraneo occidentale a 1500 metri circa!).
Sull’Europa centro-orientale intanto sarà sempre viva l’influenza fresca scandinava. Nel medio termine infatti continuerà l’azione particolarmente incisiva del getto polare su Europa nord-orientale, regioni baltiche e Russia occidentale. Aria fredda che sarà incentivata dall’azione del blocco altopressorio presente sulle isole britanniche, con asse nord-ovest sud-est a creare un ponte ideale con il Mediterraneo.
Mediterraneo sul quale si potrebbe instaurare una sorta di lacuna barica. L’instabilità arrivata dalla porta iberica, potrebbe essere parzialmente alimentata da correnti in quota dai quadranti nord-orientali, favorite dal blocco altopressorio anglo-scandinavo. Una fase instabile che potrebbe quindi proseguire per la dorsale appenninica centro-meridionale e sulle nostre isole maggiori.
Dando uno sguardo sul lungo termine, noteremo come l’azione di blocco altopressoria si faccia sempre più intensa. Alta pressione che dall’oceano atlantico si propagherà forte sino alla Scandinavia, con asse sud-ovest nord-est, traslando e piegando pesantemente sull’Europa centro-settentrionale. L’ennesimo cut-off si sgancerà da un tentativo di affondo per meridiani nord-atlantico, subito inibito dalla riconferma altopressoria azzorriana in pieno oceano, e verrà lentamente pilotato niente di meno che verso il bacino occidentale mediterraneo e verso la Spagna da forti e fredde correnti dai quadranti orientali. Sarà uno “split” polare in piena regola, che coinvolgerà anche la nostra penisola, ma i cui effetti, si intende, andranno valutati con più attenzione.
Andremo incontro ad un periodo tutt’altro che semplice da valutare, non avremo una figura barica dominante, ma le nostre sorti (meteorologiche si intende) saranno affidate alla benevola traiettoria delle gocce fredde o dei cut-off a spasso per l’Europa. Si va avanti per meridiani, in un contesto generale in cui il vortice polare non sembra voglia realmente manifestare quella che è la sua reale forza e ancor più, quelle che sono le sue reali intenzioni.