AVVISO, istruzioni per la lettura dell’articolo: il Meteo Giornale rammenta al lettore che il presente articolo è l’interpretazione dell’Autore sui Modelli Matematici (emessi dai Centri di Calcolo mondiali), le cui tendenze sono notoriamente soggette a mutevolezza. Questo articolo non è un bollettino meteo.
La profonda circolazione ciclonica d’origine atlantica, attesa giungere per Capodanno tra l’Italia e le vicine zone balcaniche, giocherà un ruolo fondamentale nell’attrarre verso il Mediterraneo una parte dell’aria gelida che nel frattempo si sarà nuovamente impossessata con decisione del Nord Europa. Da Capodanno il tempo cambierà nettamente e l’insolita mitezza di questi giorni subirà un brusco stop: il passaggio dell’ampia profonda depressione convoglierà infatti, al suo seguito, masse d’aria moderatamente fredde d’origine artica, che irromperanno tramite una circolazione mediamente occidentale con ventilazione molto sostenuta. Nel frattempo aria più gelida si affaccerà sul Centro-Nord Europa, smaniosa di scendere a latitudini un po’ più basse, come possiamo intuire dalla proiezione GFS barica al suolo ed in quota (500 hPa), incentrata per le ore pomeridiane del primo giorno del nuovo anno.
Spostiamo l’attenzione al giorno 2 Gennaio, quando un nucleo molto freddo sul Centro Europa tenderà a propagarsi verso parte dell’Italia. Osservando lo scenario delle isoterme ad 850 hPa, si nota chiaramente gran parte dell’Europa Centrale in ghiacciaia (termiche tra i -8 ed i -10°C), con l’aria fredda che valicherà le Alpi per estendersi verso il Nord Italia dalla porta della Bora.
L’irruzione artica dovrebbe subentrare in coincidenza di un relativo miglioramento meteo, ma il contrasto innescato dall’irruente ingresso dei venti di Bora nei bassi strati potrebbe propiziare cadute di neve fino a quote localmente pianeggianti, per il mattino di sabato, su alcune zone costiere e pianeggianti del Friuli Venezia Giulia, del Basso Veneto e localmente dell’Emilia. Sulla mappa MTG-LAM possiamo apprezzare meglio la previsione dell’evento, con i fugaci fenomeni nevosi ipotizzati per la mattinata di sabato, prima di un successivo miglioramento.
Nelle ore successive di sabato 2 l’aria fredda si propagherà rapidamente a tutto il Centro-Nord, con particolare riferimento ai versanti adriatici ove si potranno avere brevi rovesci nevosi fino a bassa quota. In questa prossima mappa GFS, incentrata per la notte fra sabato 2 e domenica 3, possiamo notare l’espansione dell’irruzione fredda sulla base delle ultime proiezioni delle isoterme ad 850 hPa.