Definirla ipotesi meteo, visto quanto ci stanno proponendo i modelli matematici di previsione, non è più concreto.
A questo punto possiamo dirlo: parte d’Europa, una buona parte, sta per essere interessata da un’ondata di gelo rilevante. Arriverà dalla Siberia, transiterà in Russia, valicherà gli Urali e si getterà nel Vecchio Continente. Dovete darci atto che se ne parla da tempo, addirittura da settimane.
Abbiamo seguito le complesse dinamiche atmosferiche, sottolineando come si stessero realizzando manovre che non si vedevano da tempo. Diciamo che le manovre in corso potrebbero far storia, al di là degli effetti – pur eclatanti – a livello del suolo. Effetti preoccupanti, giusto dirlo. Tra circa una settimana sentiremo i TG parlare dei disagi in diverse Nazioni europee, presumibilmente sentiremo parlare di temperature polari e quant’altro.
E l’Italia? Beh, l’Italia è ancora in bilico. Oggi come oggi – carte alla mano – appare possibile un coinvolgimento del Nord e parte del Centro. Il Sud potrebbe restare ai margini, ma non è detto. Dobbiamo considerare un elemento importantissimo, ovvero che proprio in queste ore si sta scavando un minimo di Bassa Pressione – alimentato da impulsi freddi settentrionali – che potrebbe persistere per più giorni catalizzando a sé il gelo siberiano.
I principali modelli matematici di previsione sono ancora un po’ incerti, alcuni danno un diretto coinvolgimento del nostro Paese altri vedono un’azione più marginale eccezion fatta per le regioni settentrionali. Vedremo, probabilmente tra circa 48 ore potremo sciogliere la prognosi. Nel frattempo vi invitiamo a restare sintonizzati perché stiamo parlando di una situazione a dir poco esplosiva.