Nell’ambito del progetto di monitoraggio sperimentale dei cosiddetti siti freddi, da alcuni anni viene monitorata la località di Malga Avalina, situata a quota 1964 metri nel Comune di Sella Giudicarie (Roncone – Trento).
Tra giugno ed inizio agosto, ben 15 sono state le notti con temperature minime scese sotto lo zero ad Avalina. Il periodo considerato è stato pari a 40 giorni, quindi per quasi la metà dei giorni la temperatura è scesa così in basso, pur essendo piena estate.
La media delle minime di luglio è stata pari a +1,6°C e invece, tanto per rendere l’idea delle potenzialità di raffreddamento del sito, a Malga Flavona (fonte stazione meteo Fondazione Edmund Mach), posta ad altitudine simile, la media delle minime di luglio è stata pari a +7,7°C
Il progetto delle doline vede la collaborazione dell’Associazione Meteo Triveneto, insieme ad enti quali Meteotrentino, il CNR/Isac e il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. Vengono in sostanza monitorate alcune zone dove il freddo si autoproduce per alcune precise caratteristiche microclimatiche.
Per rendere l’idea del sito di Avalina, bisogna pensare ad un grande prato, con una leggera depressione al centro di soli 8 metri. Per capirci non è un buco bensì una semplice conca, un avvallamento. La grande potenzialità di Avalina è data dall’ottimo sky view factor, ovvero la “porzione di cielo visibile”.
Il sito infatti ha la possibilità di cedere calore verso la libera atmosfera, non essendoci nelle proprie vicinanze cime molto elevate (la più vicina è il Dosso dei Morti) o boschi, che potrebbero ostacolare il raffreddamento dell’aria per irraggiamento notturno.