Quarta irruzione artica di novembre:
già, ma mentre le prime tre ebbero effetto tutto sommato trascurabili – in termini di freddo, sia chiaro – l’ultima in ordine cronologico – l’attuale – sta generando un brusco abbassamento delle temperature. Checché se ne dica, stiamo registrando valori termici leggermente inferiori alle medie stagionali ed è per questo che la neve è comparsa a quote decisamente interessanti tanto al Nord quanto sulle montagne del Centro Sud. Isole comprese.
L’entità del maltempo:
ovviamente c’è tanta preoccupazione, date le ben note recentissime vicissitudini alluvionali, circa l’entità e la distribuzione dei fenomeni. Quel che possiamo dirvi è che il tipo di circolazione, ora occidentale, penalizzerà maggiormente le regioni che si affacciano lungo il Tirreno ed in settori occidentali delle due isole maggiori. Le piogge di maggiore intensità dovrebbero riversarsi tra Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, dove non escludiamo possibili nubifragi. In seguito avremo uno spostamento dei fenomeni verso le Adriatiche ed ora andremo ad analizzare le cause
Gelo da est:
qualcuno storcerà il naso, questo è certo, ma la configurazione che si va profilando ha ben poco d’autunnale. L’Alta delle Azzorre, confermando l’ipotesi discussa mercoledì, piegherà verso nordest e andrà a pescare aria gelida direttamente dall’Artico Russo. Non si formerà nessun connubio coll’Alta Russa, non lo abbiamo mai detto ma ci teniamo a sottolinearlo perché alcuni lettori hanno evidentemente interpretato erroneamente le analisi pregresse. Certo è che dirigendosi verso il Regno Unito e la Scandinavia, catapulterà un nucleo d’aria gelida verso i Balcani.
Proiezioni termiche rilevanti:
abbiamo dato uno sguardo alle proiezioni termiche del nostro Paese, alla ricerca delle conferme sul gelo da est. Conferme che ci arrivano dall’ulteriore ribasso, notevole, delle temperature. Scenderanno di altri 4-5°C, forse anche qualche grado in più nelle Adriatiche, rispetto ai valori odierni. Si andrà abbondantemente sotto media, ciò significa che appariranno le prime gelate stagionali e localmente si verificheranno nevicate a bassissima quota.
Adriatiche sugli scudi:
è evidente che se le correnti vengono dai Balcani, quindi da est, il versante Adriatico è il primo a risentirne. Lecito attendersi, quindi, precipitazioni nevose a quote decisamente collinari tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Da non escludere, localmente, sconfinamenti fino al limite delle zone pianeggianti. Altrove avremo presumibilmente tempo migliore, ma c’è ancora qualche incertezza sull’esatta collocazione della palla gelida balcanica.
Prospettive invernali anche a lungo termine:
come anticipato in apertura, le dinamiche bariche sembrano voler dipingere scenari artici duraturi. L’Alta delle Azzorre, dopo la temporanea caduta verso sud – con presumibile coinvolgimento del nostro Paese – ricollocherà i massimi in Atlantico e manifesterà rinnovate velleità settentrionali. Significa che proverà a spingersi verso nord, direzione Groenlandia o Islanda lo vedremo, con possente risposta Artica a latitudini temperate. L’Italia rientrerà anche stavolta tra gli obbiettivi?
Focus: evoluzione sino al 05 dicembre 2013
Si prospetta un weekend di severo maltempo per molte regioni d’Italia: ci aspettiamo piogge, nevicate, forti venti e un po’ di freddo. Freddo che si acuirà ulteriormente tra lunedì e giovedì prossimi, quando aria gelida dai Balcani – ma proveniente dall’Artico Russo – si getterà in Adriatico dando lungo a quegli effetti descritti in sede evolutiva.
Dopodiché dovrebbe manifestarsi un temporaneo miglioramento, che potrebbe condurci ai primi di dicembre e quindi all’avvio dell’inverno meteorologico. Miglioramento indotto dall’ingresso dall’Alta delle Azzorre, o comunque da una sua propaggine orientale. Ma dovrebbe trattarsi di una tregua di breve durata, che sembrerebbe poter terminare ad opera di un’altra irruzione Artica.
Evoluzione sino al 10 dicembre 2013
Irruzione che potrebbe investire, anche stavolta, l’Europa occidentale con successivo rientro dal Rodano e coinvolgimento del nostro Paese. Staremo a vedere.
In conclusione.
Sembra proprio che l’Autunno sia terminato e che l’Inverno sia giunto in anticipo sulla tabella di marcia.