SI CAMBIA REGISTRO: come preannunciato a suo tempo, il quadro meteo climatico sta subendo profonde modifiche. Dopo il gran freddo di gennaio e i pochi giorni d’Alta Pressione (non scordiamoci però che il Nord Italia sta vivendo una persistente fase di stabilità atmosferica, ormai giunta al capolinea), si sta risvegliando l’Atlantico. E non sarà certo un risveglio indolore, perché le prospettive future parlano di severo maltempo.
LE CAUSE: quanto sta avvenendo risiede nelle ben più complesse dinamiche atmosferiche e in particolare quei meccanismi che regolano la circolazione stagionale sull’emisfero nord. In particolare stiamo registrando una variazione nel posizionamento del Vortice Polare e tale spostamento coincide con un rinforzo della circolazione zonale. Da qui il rinforzo delle depressioni atlantiche, che come detto sfoceranno fin nel cuore del Mediterraneo.
IL GELO RUSSO: sempre nell’ottica di tali dinamiche atmosferiche, stiamo assistendo all’isolamento di un’area di Alta Pressione in Scandinavia e il concomitante avanzamento di un nucleo gelido siberiano verso l’Europa centro settentrionale. Ora, qui si realizzerà un duro scontro con le umide correnti atlantiche e per le sorti del nostro Paese dovremo necessariamente attendere che il tutto abbia una risoluzione. Non solo. Dovremo capire se, come sembra, l’Alta delle Azzorre riceverà quella benzina necessaria per spingersi verso nord-nordest. Ma in quest’ultimo caso occorrerà attendere presumibilmente metà mese.
PROSPETTIVE DI MALTEMPO DURATURO: quel che possiamo dirvi, al momento, è che il maltempo continuerà ad accompagnarci causa reiterati inserimenti ciclonici sui nostri mari. Da valutare l’eventuale ingresso di parte dell’aria gelida che andrà a stratificarsi al di là delle Alpi e che non sembra avere la minima intenzione di ritirarsi ad est. Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta. Attenderemo che cuocia a fuoco lento…