ANTICICLONE SEMPRE PIU’ FORTE – Primo fine settimana con l’anticiclone grande protagonista su un’ampia area dell’Europa, come si evince dalla vasta area sgombra da nubi che si estende dalla Penisola Iberica al Baltico. A livello continentale si va irrobustendo la vasta cellula anticiclonica, che pone il proprio perno in corrispondenza della Gran Bretagna. Le perturbazioni atlantiche si trovano pertanto un muro invalicabile, dopo aver lambito la Scozia, e sono così costrette a deviare decisamente il proprio percorso a latitudini molto settentrionali. L’impronta anticiclonica comporta scenari di prevalente bel tempo anche su parte del Centro Europa, mentre nuvole imperversano tra Balcani ed Est Europee: non si tratta di perturbazioni, ma di aree temporalesche sintomatiche di un’atmosfera instabile nelle più calde.
EPISODI TEMPORALESCHI, SOLO UN’ANTEPRIMA – Così come le zone balcaniche, anche l’Italia non è pienamente abbracciata dal campo anticiclonico: come già accennato, i massimi barici tendono a concentrarsi tra Isole Britanniche e Mare del Nord e questo favorirà la graduale spinta retrograda verso ovest dell’area instabile, che pertanto influenzerà maggiormente l’Italia. Già in questa giornata di sabato abbiamo avuto temporali, seppure piuttosto sporadici e localizzati. Sul Nord i rovesci hanno interessato l’Alta Lombardia ed alcune zone pedemontane del Triveneto, oltre all’entroterra ligure. Altri temporali si sono originati in Appennino Centrale e parte di quello meridionale, per poi sfondare verso Lazio e Campania sotto l’azione di un flusso di correnti settentrionali in quota, ove hanno prodotto acquazzoni di passaggio anche su Roma e Napoli.