E’ un fine novembre decisamente invernale per parte dell’Europa, con un fiume di correnti fredde artiche che va dilagando dalle nazioni settentrionali verso quelle centrali del Continente, pilotate lungo il ramo discendente di un imponente vortice ciclonico centrato sul comparto baltico-scandinavo.
Quella odierna è stata una mattinata decisamente rigida per la Scandinavia, con valori minimi che sulla Svezia Settentrionale si sono localmente avvicinati ai -30°C. Non si tratta comunque di temperature da record per il periodo.
Ciò che appare più rilevante è che il freddo si sta estendendo verso le medie latitudini dell’Europa, dove attualmente il clima è ancora mite, e ad inizio settimana raggiungerà anche tutta l’Europa Sud-Occidentale, lambendo marginalmente anche l’Italia con un netto raffreddamento al Nord e sulle regioni adriatiche.
Ci preparamo ad un avvio di dicembre dal sapore quindi più invernale, anche se probabilmente per ondate di freddo o gelo più intense bisognerà ancora attendere almeno al 10 dicembre. Quest’anno comunque l’inverno sembra comunque far sul serio da subito.
Anche in Siberia il gelo non scherza affatto, seppur di casa da queste parti. Le temperature si sono spinte su livelli bassissimi soprattutto nella remota regione della Jacuzia, con un’ondata di grande freddo decisamente anticipata rispetto alla norma stagionale.
Le temperature minime del giorno 26 Novembre sono state infatti di -53,6°C a Verchojansk, -52,4°C ad Ekyuchchyu, -51.7°C a Batagaj ed a -50,7°C ad Iema. Si tratta di valori in qualche caso da record per il periodo, da cui si evince che il polo del gelo siberiano è in piena forma.