Secundum caelum et secundum Natura
Così mi verrebbe da dire se dovessi esprimermi sul futuro meteo-climatico della nostra Penisola, fuggendo dai tanti indici teleconnettivi e rintanandomi nell’ancestrale saggezza dei latini, quelli dell’aurea mediocritas.
In realtà questa frase era utilizzata dagli agrimensores per la disposizione dei castri lungo i decumani ma può avere una sua valenza nel campo della meteorologia, specie se si analizza il lungo termine e ci si pone con la giusta modestia. Solo con questa dote si può affrontare l’analisi del long-range e provare ad emettere una previsione molto condizionata dall’alea.
Fortuna vuole che il progresso faccia passi da gigante ed i dati a nostra disposizione paiono sempre più certi e dunque possiamo tentare di spingerci in un futuro dal carattere incerto ma non ermetico.
Nei giorni addietro, a riprova delle possibilità di slanciarsi senza fare voli pindarici, abbiamo comunicato l’eventualità di assistere ad un allungamento della stagione invernale, con reiterate azioni cicloniche polari in direzione del Mediterraneo.
Una forte pulsione di aria artica è giunta sull’Italia e sta ormai scivolando verso l’estremo sud, lasciando una situazione fredda alla bassa/media troposfera, venti da nord e temperature molto basse; a partire dalla giornata di venerdì 20 si potranno riproporre schemi sinottici vagamente simili a quelli appena trascorsi.
Una blanda depressione scorrerà lungo il corridoio aperto dal getto polare e, trovandosi incuneata tra due diverse azioni bloccanti ad est e ad ovest, non potrà far altro che scendere lungo la linea meridiana, giungendo tramite la porta di Carcassone sul Mar Ligure ed attivando una debole ciclogenesi. Contemporaneamente a causa del tentativo di ponte alto-pressorio tra Atlantico e Scandinavia nuova aria fredda capitolerà, con dinamiche di tipo retrogrado, verso l’Adriatico.
Potrebbero originarsi degli interessamenti scorrimenti di aria umida su strato freddo sulle zone occidentali, in particolare Corsica, Liguria, Sardegna ed Alta Toscana.
In seguito potrebbe sopraggiungere un nocciolo di estrazione polare/marittima ma è ancora presto per parlarne, specie se consideriamo le oscillazione del HP sub-tropicale oceanico, pronto per coricarsi gradatamente verso la Penisola.