Dopo le alluvioni che hanno sconvolto alcune regioni del Centro-Nord, anzitutto la Toscana, si profila una fase relativamente stabile anticiclonica abbastanza duratura e ciò rappresenta indubbiamente una buona notizia per i territori devastati dalle piogge torrenziali, ancora alle prese con l’emergenza post-maltempo. Per i prossimi giorni saranno infatti le estreme regioni meridionali a dover fare i conti con il maltempo, anche se sembra che fra domenica e lunedì condizioni di spiccata variabilità possano estendersi nuovamente verso le regioni centrali e l’Emilia Romagna, a causa di nuovi contributi d’aria umida ed instabile in scorrimento dal Mediterraneo Occidentale entro una relativa ansa ciclonica. Non si avrebbero comunque precipitazioni intense, ma in genere deboli o moderate.
Nuove fasi perturbate insidiose non dovrebbero raggiungere le regioni del Centro-Nord fino al 20 novembre. Osservando le proiezioni dei centri di calcolo, solo nei giorni successivi potrebbe profilarsi la possibilità di peggioramenti più organizzati legati a saccature atlantiche in lenta evoluzione dalla Francia e dall’Iberia, con blocco anticiclonico ad est: nella cartina sotto (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) è evidenziata l’ipotesi del modello ECMWF, che mostra l’avvicinamento di un’ampia saccatura poco ad ovest dell’Italia, preceduta da un intenso flusso di correnti meridionali. Se fosse confermata, sarebbe un’evoluzione non così dissimile da quella della recente ondata di maltempo, che si è accanita al Nord e medio-alto versante tirrenico. Naturalmente si tratta di una tendenza da confermare, data l’ampia distanza cronologica.