AREA DI CONFLUENZA – Da circa una settimana forti temporali tendono ad accanirsi a più riprese su molte nazioni centrali dell’Europa e le regioni alpine. Si tratta di eventi convettivi spesso violenti (supercelle e sistemi multicellulari), la cui notevole esplosività deriva dai vibranti contrasti tra l’afflusso d’aria caldo-umida, in risalita dalle latitudini afromediterranee, ed aria decisamente più fresca di origine atlantica sospinta dalla “Depressione Mina”, bloccata sulle Isole Britanniche. Basta davvero una scintilla per scatenare queste potenti aree temporalesche che, esaltate dal riscaldamento diurno, producono i fenomeni di maggiore entità soprattutto nelle ore pomeridiane e serali.
POLONIA, GRANDINE DI GROSSE DIMENSIONI – In virtù di uno schema barico poco evolutivo, se non proprio bloccato, da diversi giorni i temporali si concentrano sulle medesime zone. In particolar modo, negli ultimi due giorni la Polonia si è trovata coinvolta nel pieno della confluenza fra le due differenti masse d’aria, con sistemi temporaleschi davvero molto intensi. Molte zone della nazione sono state letteralmente martellate da paurose grandinate fino a 6-7 cm di diametro, di un’intensità tale da produrre ingenti devastazioni. Le devastazioni non si sono limitate ai raccolti agricoli ed alle autovetture, ma hanno riguardato persino oltre 300 edifici con finestre rotte e tegole dei tetti bucate, soprattutto nel Voivodato di Varmia-Masuria a cui si riferiscono le foto di ieri, 4 luglio.