Il paragone con Pompei può apparire azzardato, ma alcuni giorni fa si è avuta una straordinaria eruzione del vulcano Sinabung, nel quale sono rimaste uccise almeno 16 persone su alcune zone della parte nord di Sumatra, in Indonesia. Oltre ai morti si temono anche dispersi, ma le operazioni di soccorso sono state interrotte per l’alto contenuto di gas tossici e ceneri. Diversi villaggi, alle pendici del Sinabung, sono infatti stati seppelliti da una vera e propria pioggia di cenere vulcanica che ha avuto esiti purtroppo tragici.
Timelapse dell’eruzione del vulcano Sinabung
Il vulcano è in attività nell’agosto del 2010, dopo essere rimasto inattivo per circa 400 anni. Prima della furiosa eruzione d’inizio febbraio, l’attività vulcanica si era placata da metà gennaio e questo aveva convinto alcune famiglie a rientrare nelle loro abitazioni. Diverse immagini sul web hanno mostrato scene apocalittiche di cadaveri completamente ricoperti di cenere. La tragedia poteva assumere contorni ben più gravi, ma nello scorso gennaio erano state evacuate ben 30 mila persone da zone considerate a rischio.