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Fronti in discesa da nord-ovest e instabilità diffusa sull’Italia

di Francesco Nucera
05 Dic 2007 - 09:56
in Senza categoria
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Dalle GFS MTG si può la presenza dei massimi dell'Anticiclone delle Azzorre ad Ovest della Penisola Iberica, mentre sull'Europa Centrale abbiamo un flusso Nord Occidentale più o meno ondulato ed alternato ad un temporaneo flusso Occidentale che anticipa l'arrivo dei fronti. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Analisi a livello europeo

Mentre la Penisola Scandinava è continuamente sotto l’influenza delle fredde depressioni polari che stanno producendo abbondanti nevicate, l’Europa Continentale si trova sotto un flusso di correnti Nord Occidentali parzialmente ondulate che accompagnano fronti perturbati dall’Inghilterra verso la Penisola Ellenica. Ad Ovest e su parte della Penisola Iberica si sono posizionati i massimi dell’Anticiclone delle Azzorre, mentre su buona parte della Russia si è formato un anticiclone in parte termico ed in parte dinamico.

Questa situazione, con alcune varianti, resterà simile almeno fino a metà della prossima settimana con le depressioni polari che continueranno ad interessare principalmente la Penisola Scandinava mentre i massimi dell’Anticiclone delle Azzorre resteranno posizionati nei dintorni della Penisola Iberica. Sul resto dell’Europa persisterà il flusso Nord Occidentale che accompagnerà onde formate da appendici dell’Anticiclone delle Azzorre alternate ad onde fredde depressionarie associate al passaggio dei fronti perturbati che dall’Inghilterra continueranno ad andare verso la Penisola Ellenica. Tra Francia, Svizzera, Germania ed Austria questi fronti probabilmente provocheranno precipitazioni abbondanti in particolare da venerdì. Tra Svizzera e Francia avremo anche abbondanti nevicate in particolare oltre i 2000 metri di quota. Sulla Penisola Italiana gli effetti del passaggio di questi fronti con direttrice Nord Ovest – Sud Est sarà attenuato in particolare sul Nord per la presenza delle Alpi.

Analisi a livello Italiano

A 500 hPa fino a metà della prossima settimana su parte della Penisola Italiana avremo un flusso relativamente secco dai quadranti Nord Occidentali che, per via del transito dei fronti, tenderà a subire ondulazioni alternandosi ad un temporaneo flusso umido Occidentale. Questo flusso umido si farà sentire principalmente prima del transito di un fronte. Sul Sud Italia le correnti tenderanno ad essere umide e a provenire generalmente dai quadranti Occidentali a causa di valori di geopotenziale più elevati sul Nord Africa.

A 850 hPa per tutta la settimana le temperature tenderanno ad oscillare tra i 0 ed i +6° su tutta la Penisola con valori che potrebbero scendere fino a -2° lungo le zone Alpine e sull’estremo Nord Est. L’afflusso di aria più fredda da domenica potrebbe portare una diminuzione termica non molto significativa all’inizio della prossima settimana.

Al suolo a più riprese avremo la formazione del solito naso anticiclonico a Nord delle Alpi con le correnti che sulla Valpadana tenderanno a provenire dai quadranti Orientali. Questo flusso orientale sarà temporaneamente sostituito da un temporaneo flusso umido Sud Occidentale che anticiperà il transito dei fronti da Nord Ovest. Proprio l’addossamento dei fronti lungo le Alpi provocherà la formazione di più nuclei depressionari orografici a Sud della Dorsale Alpina che, spinti dalle correnti Nord Occidentali, dopo la loro formazione tenderanno rapidamente spostarsi verso il Mar Ionio. Il loro spostamento verso Sud Est provocherà tempo instabile sul resto d’Italia con un flusso di correnti variabili a seconda della posizione dei minimi di pressione.

Conseguente evoluzione

Sul Nord Ovest sulle zone Alpine fino a oggi e domani avremo un tempo discreto con ampie schiarite alternate al transito di alcuni banchi nuvolosi che domani potrebbero produrre alcune precipitazioni. Da venerdì fino a martedì prossimo avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti che risulteranno più densi e persistenti lungo le zone di dorsale delle Alpi Cozie, Graie, Pennine e Lepontine. Su tutte le zone gli annuvolamenti saranno in grado di provocare precipitazioni in concomitanza dei passaggi perturbati oltralpe. Sulla Val Formazza, sulla zona del Sempione, sulla Valdigne e sulla zona del Nivolet potremo avere precipitazioni che provocheranno accumuli rilevanti. A 2000 mslm entro martedì prossimo potremo avere accumuli che probabilmente supereranno i 100cm che a causa del vento risulteranno molto eterogenei sul territorio. Sulle altre zone del Nord Ovest fino a metà della prossima settimana il tempo sarà variabile con giorni dal tempo bello e anche ventoso in particolare sulle zone pedemontane e sulla zona laghi alternati a giorni grigi (in particolare tra venerdì e domenica) per il richiamo umido prefrontale che provocherà anche alcune deboli precipitazioni principalmente tra Est Liguria e Lombardia. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm anche se sul settore alpino interno probabilmente risulterà di 300 metri più bassa. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime difficilmente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +11°. In Liguria avremo minime e massime più elevate rispetto alla Valpadana di anche 5° (anche di più nelle minime).

Sul Nord Est fino a martedì avremo un tempo piuttosto variabile con giorni dal tempo abbastanza bello alternati a giorni grigi (in particolare tra venerdì e domenica) per il richiamo umido prefrontale che provocherà anche precipitazioni in particolare sulle zone a Nord del Po con accumuli relativamente significativi dapprima sul Friuli Venezia Giulia ed in seguito sulla Romagna. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1400mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità. Probabilmente le minime difficilmente si porteranno sotto gli 0°, mentre le massime tenderanno ad oscillare attorno ai +10°.

Sul Versante Tirrenico fino a metà della prossima settimana avremo un tempo instabile con schiarite alternate al transito di fronti perturbati da Nord Ovest verso Sud Est che saranno in grado di provocare (in particolare tra venerdì e lunedì) rovesci diffusi e localmente abbondanti. Questa instabilità sembra destinata a persistere più a lungo tra Lazio e Campania. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +14°. Sulla Sardegna potremo avere valori di anche 4° più elevati.

Sul Versante Adriatico fino a metà della prossima settimana avremo un tempo instabile con schiarite alternate al transito di fronti perturbati da Nord Ovest verso Sud Est che saranno in grado di provocare rovesci relativamente diffusi ed abbondanti in particolare sul settore Centro Meridionale. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1500mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire oscillazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +13°.

Al Sud tra oggi e venerdì avremo un tempo dominato da ampie schiarite su quasi tutti i settori. A partire da sabato avremo una nuova instabilizzazione del tempo con rovesci piuttosto diffusi ed intensi sul settore tirrenico della Sicilia e sulla Calabria, mentre il settore Sud ed Orientale della Sicilia risulterà protetto e probabilmente le precipitazioni risulteranno molto meno abbondanti. La quota neve tenderà ad oscillare attorno ai 1700mslm. Le temperature dei prossimi giorni tenderanno a subire variazioni a seconda della presenza o meno di nuvolosità, generalmente le massime tenderanno comunque ad oscillare attorno ai +15°.

Qualche notizia per il Nord Ovest

Per quanto riguarda l’innevamento artificiale, si consiglia il suo utilizzo a quote superiori ai 1500mslm solo nelle ore notturne per avere la produzione di una neve di buona qualità. Il suo utilizzo però verrà penalizzato dalla presenza di forti correnti in quota. Tra l’altro si raccomanda la massima attenzione per i forti venti lungo le Alpi Cozie, Alpi Graie, Alpi Pennine ed Alpi Lepontine. Nei prossimi giorni le nevicate accompagnate dai forti venti che provocheranno accumuli eterogenei aumenteranno notevolmente il pericolo valanghe in particolare sulle zone confinali.

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