Una minacciosa perturbazione d’origine atlantica appare alle porte, come evidenzia molto bene l’immagine satellitare. Si tratta di un lungo serpentone nuvoloso a carattere freddo, responsabile di un parziale peggioramento da domani sulla nostra Penisola, anche se l’ammasso nuvoloso non penetrerà in maniera diretta, come potrebbe dedursi in maniera ingannevole dall’immagine statica del Meteosat.
Si nota l’afflusso di aria più fredda al seguito della striscia perturbata, riconoscibile dalle classiche formazioni nuvolose a forma di ciottolato. Il sistema frontale è inoltre preceduto da un alito caldo umido in scorrimento sul nostro Paese, che tende a rannuvolare i cieli su parte delle regioni centro-settentrionali. Il flusso temperato meridionale risulta peraltro debolmente instabile, stante la formazione di isolate strutture convettive.
Qualche temporale ha infatti interessato nella prima parte della giornata alcune zone localizzate dell’Alta Toscana, per motivi strettamente orografici. L’impatto sull’Appennino (ascesa forzata della massa d’aria) del contributo di correnti molto umide dal mare, nei bassi strati, ha causato lo sviluppo di una isolata cellula temporalesca nel pisano, con punte di 20/40 millimetri nell’area urbana di Pisa. Non è stato l’unico episodio piovoso odierno: all’alba rovesci a tratti intensi hanno interessato alcune aree della Versilia e della Garfagnana, con acquazzoni da oltre 30 millimetri a ridosso delle Alpi Apuane.
Una linea instabile è risalita anche verso il sud Sardegna, con il flusso umido sciroccale che ha incentivato la formazione di alcune celle temporalesche sui principali rilievi del Sarrabus e del cagliaritano.Attualmente non sono segnalati ulteriori episodi convettivi e la nuvolaglia addensata su parte del Centro-Nord è pressoché improduttiva, a parte qualche piovasco a ridosso dell’Appennino Toscano. Nubi basse e foschie interessano anche la Val Padana, con temperature in flessione come testimonia il dato di Venezia che spicca in assoluto con i suoi appena 14 gradi di massima.
Il clima resta invece tiepido sul resto dell’Italia, con le punte più alte in Sicilia e Sardegna dove molte località hanno raggiunto i 25-26 gradi. Questo si contrappone al clima decisamente più autunnale, che ha preso piede sul cuore dell’Europa Centro-Occidentale. Sulle Isole Britanniche, interessate già dall’aria fredda ed instabile immediatamente al seguito del sistema frontale, i termometri hanno faticato a superare i 10 gradi anche in città come Londra o Dublino.
La perturbazione in arrivo sul nostro Paese porterà piogge solo su alcune zone e in maniera molto disomogenea. Le piogge interesseranno anche la Sardegna, grazie ad una rapida caduta della pressione fin dalle prossime ore sul Mediterraneo Occidentale, che incentiverà un contributo fortemente instabile sud/occidentale di provenienza nord-africana.
Per una vera svolta potrebbe essere necessario attendere gli ultimissimi giorni di Ottobre. Il mese finora ha mostrato una siccità eccezionale, con un deficit idrico davvero notevolissimo, in quanto più di metà della Penisola è risultata quasi completamente all’asciutto. L’anomalia colpisce più direttamente il Centro-Nord, considerando che in queste aree il mese di Ottobre è mediamente uno dei più piovosi dell’anno.