Se dovessimo riassumere il meteo odierno utilizzando due termini potremmo scrivere: Atlantico vs Africa. Oppure temporali vs caldo. Scegliate Voi, tanto il succo del discorso non cambia. D’altronde basterebbe osservare l’immagine satellitare per capire che la vigoria anticiclonica non è più la stessa. Se fino a ieri i fronti si sgretolavano appena provavano ad attraversare l’Europa di ponente, è evidente come stamane siano in grado di avvicinarsi pericolosamente all’arco alpino.
Ad onor del vero c’è da dire che l’azione erosiva è cominciata ieri. Se qualcuno si avesse preso la briga di osservare cos’accadeva in Europa, avrà notato gli intensi temporali che dal pomeriggio si sono abbattuti su Francia e BeNeLux. Superare i confini tedeschi non è stato possibile, salvo qualche sporadica eccezione lungo il versante ovest, ma è quanto basta per poter asserire che l’egemonia anticiclonica sta registrando un ridimensionamento.
Proviamo, ora, a spostarci ad est. Vedete la nuvolosità presente sul comparto Balcanico-Danubiano? E’ riconducibile ad un’ampia goccia fredda, ovvero un’area di Bassa Pressione alle alte quote atmosferiche alimentata da aria assai fresca. A dispetto di quel che accade solitamente in Estate, l’azione non s’è esaurita ed anzi, con moto retrogrado sta procedente verso ovest.
Quindi, ricapitolando. Ad ovest si sta affacciando la circolazione Atlantica, mentre ad est una circolazione estremamente fresca di natura continentale. Circolazioni distinte, è vero, ma che presto si fonderanno e scaveranno un ampio corridoio instabile-perturbato poco a nord dell’arco alpino. Gioco forza registreremo un arretramento, in direzione sud, dell’Anticiclone africano. L’Italia, trovandosi un po’ ai margini rispetto al fulcro dell’Alta Pressione, risentirà dell’azione destabilizzante e dovrà sopportare sia un peggioramento che una rinfrescata.
La sintomatologia comincerà a manifestarsi dal pomeriggio. I temporali si svilupperanno sulla cerchia alpina ed in modo particolare nel settore ovest. V’è da dire che prima, in Val Padana soprattutto, farà davvero caldo. Si prevedono punte massime di 33-34 gradi, in primis sull’Emilia Romagna. Una quantità di energia così alta non può che destare preoccupazione, perché in qualche modo deve essere spesa e quale migliore soluzione se non le manifestazioni temporalesche? Dalla sera ecco infatti dei focolai espandersi nelle zone pianeggianti piemontesi, lombarde e sulla Liguria. Saranno nuclei particolarmente intensi, che potrebbero avvalersi dei colpi di vento e delle grandinate.
Nella notte si dovrebbero dirigere verso l’Emilia, intensificandosi ulteriormente, poi sarà la volta del Veneto e del Friuli. Temporali potrebbero coinvolgere anche l’Alto Adige.
La cumulogenesi pomeridiana coinvolgerà gran parte della dorsale appenninica, in particolar modo le zone centro settentrionali ove potrebbe scapparci qualche breve acquazzone. Diciamo però che l’elemento fondamentale al Centro Sud, Isole comprese, sarà il caldo. Il gran caldo, o la calura se preferite. I valori più alti dovrebbero riguardare Sicilia e Sardegna, con la colonnina di mercurio pronta a raggiungere punte di 34-35 gradi. Al Sud, invece, un po’ di vento da nord proverranno a tarpare le ali all’escalation termica.
Concludiamo dicendovi che nell’immagine satellitare, come spiegato più volte, non è possibile notare le nubi basse e le foschie che stanno coinvolgendo la Val Padana, la Liguria e la Calabria tirrenica. Non è escluso che nelle prossime ore possa persino scapparci qualche occasionale debole piovasco.