Con una azione repentina le nuvole iberiche hanno conquistato velocemente il Mare di Alboran e si stanno dirigendo verso la Sardegna. Ancora pochi chilometri e si andranno a congiungere con il ciclone stazionario italiano promettendo nuovo sostentamento ed addormentando, così, su tutta l’area la situazione meteorologica e termometrica.
In Europa
E’ uno scenario molto energico quello che ci mostra il satellite oggi.
Tutto ruota attorno alla forza della vasta e statica striscia anticiclonica centro-europea che dal golfo di Biscaglia si stende fino alla Russia settentrionale.
Questa area riesce vigorosamente a confinare al di fuori dei Paesi Europei la ruota depressionaria islandese e a non permettere la sua interazione con la vasta circolazione ciclonica mediterranea.
Questo vasto blocco anticiclonico favorisce, però, il repentino aggancio del piccolo vortice iberico, con quello italiano. Il semplice sistema nuvoloso iberico è collegato ad un debole vortice che, dopo aver creato un nuovo minimo attivo in quota, spinge dall’Atlantico verso le Isole Baleari, espandendosi fino alle coste algerine. Evidenti sono le sue infiltrazioni nuvolose tirreniche. Il suo percorso si mostra ben incanalato anche perché viene confinato a meridione dal picco di alta pressione presente sulla Tunisia.
In Italia
Il ciclone italiano detta legge sui territori centro-settentrionali peninsulari coinvolgendo le vicine terre austriache e slave. Si possono osservare cieli nuvolosi o molto nuvolosi. La tonalità intermedia di grigio delle nuvole sovrastanti le nostre Regioni fa intuire la loro altezza media dal suolo e la loro composizione mista tra acqua e cristalli di ghiaccio. Le precipitazioni sono sparse e deboli. Presenti ancora nevicate in montagna. Anche il settore nord-occidentale verrà sovrastato da questa situazione.
Anche al centro la situazione è simile a quella settentrionale con rovesci concentrati soprattutto lungo le coste e con concentrazioni temporalesche e nevicate sull’Appennino.
A sud la Sicilia gode di rasserenamenti generali trovandosi a fianco di un cielo nuvoloso presente sul basso versante tirrenico e sull’Appennino calabro-lucano.