Generalmente si tende a pensare climaticamente la Liguria come una regione perennemente mite. Non è proprio sempre così. Anche in un’ondata di freddo come quella attuale non certo eclatante, si sono raggiunte temperature notevoli e il vento dona una sensazione termica decisamente più fredda di quanto dica il termometro.
Ma veniamo alle temperature raggiunte.
I valori più bassi sono stati raggiunti nell’entroterra savonese, nelle conche soggette al ristagno dell’aria fredda al suolo. Si distinguono Sassello a meno di 400 metri di quota e Calizzano a circa 600 metri dove si sono sfiorati i -10°C. In entrambi i casi siamo in zone del versante padano, lungo le valli che poi affluiscono al Po.
Per trovare temperature similari bisogna andare a quota circa 1800 metri nell’entroterra sanremese, e sul Monte Maggiorasca nell’Appennino di Levante, ai confini con l’Emilia.
In altre zone dell’entroterra non si sono raggiunti valori termici eclatanti, ma il profilo termico è rimasto omogeneo sempre sotto gli zero gradi, anche di giorno, per più giorni di seguito. Sono zone in cui spesso ha imperversato il vento, che ha battuto anche tutta la costa con intensità talora forte. Ed anche sulla costa ha prevalso una certa omotermia, temperature spesso comprese tra 3/4 e 6/7 gradi, con escursioni termiche diurne assai limitate. Solo nell’imperiese e sanremese, le uniche zone che il giorno 15 hanno visto neve a ridosso della costa, negli ultimi due giorni i termometri durante il giorno sono tornati a toccare i 10 gradi.
La tramontana è un vento tipico dell’inverno ligure, i genovesi e i savonesi soprattutto sono abituati al suo soffiare impetuoso, un po’ meno spezzini e imperiesi. Questa volta ha soffiato un po’ ovunque ed ha calmierato le temperature massime ma non fatto scendere troppo le minime. Un effetto ben noto e che causa escursioni termiche diurne invernali modeste anche in presenza di giornate soleggiate.
Anche la neve ha fatto la sua timida apparizione. Come scritto in precedenza sul versante marittimo è apparsa in luoghi insoliti come l’immediato entroterra di Sanremo (frazione di San Romolo ad esempio), è apparsa per effetto stau nelle vallate delle Bormide e in tutto il lato padano dei monti savonesi. Nel genovese solo qualche spolverata nelle valli che scorrono verso il Po (Valli Scrivia e Stura) e accumuli modesti anche più a levante nelle alte valli Trebbia e Aveto.
Pluviometricamente l’anno 2007 si appresta a chiudere in forte deficit su tutta la regione, nonostante un paio di perturbazioni che localmente hanno scaricato ingenti quantitativi di pioggia. Termicamente ad una prima parte di anno notevolmente sopra media che ha avuto il suo “clou” in aprile, la seconda parte dell’anno, a partire da luglio, è stata leggermente sotto norma trentennale.