Una fase di freddo in novembre è un fenomeno che rientra nella media delle possibilità, questo è il periodo dell’anno in cui la circolazione atmosferica dell’emisfero boreale assume caratteristiche invernali. Le regioni continentali si raffreddano sensibilmente, in Siberia si raggiungono le più basse temperature di tutto il settore nord del Pianeta.
Il freddo a novembre accenna i suoi primi passi: lo si rileva dalle medie termiche di questo periodo che non sono certo da gelate diffuse.
Ecco alcuni valori medi minimi di alcune località italiane, il primo valore indica le minime della prima decade di novembre, il secondo quello della terza decade, poi abbiamo messo il dato misurato stanotte (valori espressi in °C):
A Bergamo, +3,9/+2,3, stanotte -1
Milano, 4,2/2,7, stanotte 0
Torino Caselle 2,4/0,9, stanotte -1
Bologna 5,2/3,6, stanotte +1
Trieste 8,4/7,1, stanotte +4
Bolzano +0,1/-1,7, stanotte -4
Genova 9,9/8,7, stanotte +8
Firenze 6,2/4,9, stanotte +3
Roma 6,7/5,5, stanotte +4
Ancona 7,0/5,8, stanotte +3
Bari 9,5//8,3, stanotte 8
Napoli 9,0/7,9, stanotte +10
Reggio Calabria 12,7/11,6, stanotte +15
Palermo 14,9/13,7, stanotte +15
Cagliari 10,2/9,0, stanotte +8
Si evidenzia che il freddo è venuto moderato sul Nord Italia, dove gran parte delle stazioni sono andate già stanotte sotto la media del periodo, pur in presenza di condizioni non diffusamente propizie ad una forte dispersione termica. Le minime saranno più basse domani mattina.
Il freddo, stanotte, giungeva anche al Centro Italia e la Sardegna, mentre uno sbuffo mite affluiva su parte del Sud, specie Calabria meridionale e Sicilia.
Un’irruzione di aria fredda novembrina difficilmente può assumere rilevanza di una che succede nel cuore dell’inverno, siamo solo alla fine dell’autunno e le ondate di freddo di questo periodo, semmai venissero intense come previste dai modelli matematici per la prossima settimana, sarebbero in parte anomale.
Come veduto dalle medie di alcune località, il freddo a novembre compie i primi passi, e non è corretto attendersi anche in regioni geografiche come la Val Padana, quotidiane gelate. Nei report del clima del passato possiamo tuttavia annoverare varie ondate di freddo, con gelate anche in località costiere del centro sud. Questi eventi sono stati solitamente di breve durata e nulla fanno presagire su come sarà il vero inverno.
Il periodo di freddo che si sta realizzando, e che potrebbe ottenersi a seguito di altri impulsi di aria fredda, non potrà avere la rilevanza di quelli invernali, siamo in autunno. Stavolta è anche corretto che faccia notizia la neve a quote basse, il gelo che verrà in Val Padana, perché pur non essendo eventi eccezionali, sarebbero insoliti.
Tra le tante e.mail che vengono inviate alla nostra redazione, si domanda come sarà il prossimo inverno, se ci sarà neve nelle nostre città, magari del Sud. A tali domande è impossibile rispondere, le previsioni meteo dopo i tre giorni, ma talvolta anche meno, specie su scala locale, perdono sensibilmente affidabilità, figuriamoci far cenni di previsioni ad uno o due mesi!
Nelle città miti italiane la neve è un evento insolito, le medie matematiche che danno uno o due giorni all’anno, contengono anche eventi di annate storiche, così che attendersi la neve, pur lecito, in molte circostanze sarebbe frutto di anomalie meteorologiche.