Jet Stream o Correnti a Getto sono flussi d’aria di sezione relativamente piccola, che fluiscono velocemente e si formano nell’atmosfera terrestre alla quota di circa 12 km dalla superficie, appena sotto la Tropopausa. Formano confini con le correnti d’aria adiacenti con significative differenze di temperatura, come quella della regione polare e dell’aria più calda a sud.
Le maggiori Correnti a Getto sono venti che fluiscono da ovest ad est sia nell’Emisfero Boreale che Australe; questo è dovuto all’effetto di Coriolis causato dalla rotazione della terra. I percorsi dei flussi d’aria mostrano delle tipiche forme a meandro, e queste forme stesse si propagano verso est, a velocità minore dell’effettivo vento al loro interno.Fonte Wikipedia.
La Corrente a Getto è una corrente di alta quota che influenza modestamente il tempo atmosferico. Ben poco è responsabili delle ondate di freddo come quella che si ebbe nel febbraio 1956. Propongo sovente tale evento in quanto è stato generato dal combinarsi di diverse profonde anomalie climatiche che nulla hanno di normale. Quel freddo fu il frutto di una situazione estrema, non di un raffreddamento climatico.
Ma torniamo alle Correnti a Getto che talune teorie indicano generatrici del ritorno di condizioni climatiche da Piccola Era Glaciale, ovvero PEG.
Le Correnti a Getto furono scoperte attorno agli anni ’20 dello scorso secolo, e per buona parte della loro storia sono utilizzate per ottimizzare i tempi di volo. Solo di recente sono state svolte ricerche più approfondite, indirizzate alla previsione del tempo.
Da prima degli anni ’60 le Correnti a Getto aiutano a prevedere la velocità dei fronti perturbati atlantici e del Pacifico. Ancor più tardi si sono viste delle correlazioni nello sviluppo di super celle tornadiche, o di celle temporalesche molto violente.
Mai nessuno scienziato ha avanzato correlazione tra l’arrivo del freddo e le Correnti a Getto per l’Europa, trattandosi di venti occidentali non freddi per il Vecchio Continente.
Nel febbraio 1956 si ebbe un blocco della circolazione atlantica su quasi tutta la Troposfera dell’area europea, le mappe storiche mostrano l’espandersi di una profonda saccatura dalla Russia verso il Mar Mediterraneo centrale alle quote di 500 hPa e sino a 150 hPa.
I vettori e la velocità della Correnti a Getto a 200 e 300 hPa evidenziano un getto atlantico che se ne va sull’Artico ed un secondo che scende nel cuore del Sahara.
Tali mappe non danno conforto ad alcuna tesi favorevole alla previsione di gelo di così tale entità, se raffrontate con abilità e trasparenza con l’attuale circolazione, così come a quella prevista da tutti i Modelli Matematici negli ultimi mesi.
L’anomalia della Correnti a Getto non è causa di un raffreddamento del Pianeta, le anomalie si formano a livelli atmosferici ben inferiori:
il gelo russo siberiano è causato dal rallentamento della circolazione atmosferica al suolo, dove si formerà un anticiclone che gelerà l’aria giorno dopo giorno. Lo spessore del freddo siberiano che si porta sull’Europa è inferiore ai 2000 metri, quello Artico attorno ai 5-6 km.
Le Correnti a Getto viaggiano ad altezze molto maggiori e semmai trasportano le nubi più alte della Troposfera e non di sicuro il gelo dalla Siberia.