EUROPA, CHE DIFFERENZE DA OVEST AD EST – Primi veri freddi invernali e ultimi caldi estivi: tutto accade nel nostro Continente, anche in zone piuttosto ravvicinate. Lo si può apprezzare dalla mappa delle anomalie termiche relative all’ultima settimana: le nazioni occidentali europee hanno infatti avuto a che fare con temperature ben sopra la norma, anche di 3-5 gradi, a causa di un vasto anticiclone che ha costretto le perturbazioni atlantiche a viaggiare ad alte latitudini. Si sono toccati valori prettamente estivi, con punte anche superiori ai 35 gradi sulla Penisola Iberica. Viceversa sull’Europa Orientale si è fatta sentire in modo sempre più significativa una circolazione del tutto opposta, con colata d’aria artica, che si è parzialmente estesa fin sulle aree centrali del Continente.
INVERNO ANTICIPATO – E’ la Russia Europea ad aver maggiore risentito di questo precoce raffreddamento, con temperature che nella scorsa settimana si sono assestata su valori anche di 4-5 gradi rispetto a quelli tipici del periodo. Come proseguirà la situazione? In quest’avvio di settimana sull’Europa Occidentale, così come sull’Italia, le anomalie termiche positive si sono ormai attutite, mentre invece il freddo continua a risultare intenso sulla Russia, l’Est Europa ed anche le nazioni scandinave, specie sui settori della Lapponia. La situazione dovrebbe mantenersi così ancora per qualche giorno. In questo contesto è anche caduta anche la prima neve su Mosca e zone vicine, con temperature quasi invernali: la notte di venerdì la temperatura sulla capitale russa è scesa fino a -1,3°C, con le prime vere e proprie gelate stagionali.