Un’autentica furia ciclonica si sta scatenando sull’Italia, divenuta sede di un centro di bassa pressione molto profondo. Non è la prima volta negli ultimi mesi che giunge un’intensa depressione a portare forte maltempo. Abbiamo avuto innumerevoli giornate perturbate e condizionate da ventilazione molto intensa. In quest’occasione non sono tanto i venti (per il momento) a fare notizia, quanto l’entità della figura di bassa pressione in azione sui mari italiani, addirittura fra le più rilevanti degli ultimi decenni.
Tra Mar Ligure ed Alto Adriatico si stanno toccando valori di 977 hPa, ma nelle prossime ore (parliamo del primo pomeriggio) il minimo al suolo potrebbe ulteriormente approfondirsi su valori di 975 hPa. I venti più intensi (Ponente o Libeccio) spazzeranno i mari centro-meridionali, con inevitabili mareggiate sulle coste tirreniche esposte. Questa la situazione che le GFS prevedono per le odierne 12GMT.
Quale sarà l’evoluzione delle prossime 24 ore? Nelle ore centrali di domani il minimo di pressione al suolo lo ritroveremo centrato sul Tirreno Meridionale, ancora piuttosto profondo con valori barici dell’ordine dei 982 hPa. Molto interessante osservare anche la situazione all’altezza di 500 hPa, con un sostanziale allineamento del polo depressionario, a conferma di una struttura ciclonica che andrà progressivamente allentando la presa. Questa traiettoria più meridionale del vortice freddo porterà l’aria fredda in quota ad una maggiore penetrazione verso le coste nord-africane e mari insulari.
Quali conseguenze per domani? Inevitabilmente il grosso dell’instabilità tenderà a concentrarsi sulle regioni meridionali e sulle Isole, mentre sul Nord avremo iniziali condizioni ancora localmente perturbate, ma con tendenza a miglioramento rapido dai settori occidentali. I venti, in rotazione attorno al minimo di pressione, potranno essere ancora intensi, soprattutto attorno alle Isole. Non sono esclusi notevoli colpi di vento in altre zone causati non solo dai rovesci, ma anche da particolari evoluzioni dei minimi barici, che potrebbero essere più d’uno. Le temperature segneranno un ulteriore calo su gran parte del Centro-Sud, quale effetto dello spostamento verso meridione del vortice.