Una depressione ha causato piogge intense negli stati, normalmente piuttosto aridi, di California, Nevada e Arizona, nel sudovest degli USA. Nelle 30 ore precedenti le 12 GMT di sabato 12 febbraio, Los Angeles ha ricevuto 52 mm, contro una media di febbraio di 59 mm. A Kingman, Arizona, sono caduti 39 mm in 24 ore (dalle 12 GMT di venerdì alla stessa ora di sabato), mentre la media di febbraio è 37 mm. Ancora più “estremi” i 20 mm caduti a Las Vegas nello stesso intervallo di tempo (dei quali 17 caduti tra le 12 e le 24 GMT di venerdì), visto che la media di febbraio è di soli 5 mm. Alle piogge in California il Meteogiornale ha dedicato un articolo di approfondimento: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10264.
Piogge torrenziali a Iquitos, nell’Amazzonia peruviana. Sono stati registrati 297 mm in 54 ore, tra mercoledì mattina e venerdì pomeriggio.
Cieli sereni e scarsa ventilazione hanno favorito un forte abbassamento della temperatura in larga parte della Turchia centro-orientale nelle ultime notti. A Erzurum, quest’anno ormai abituata a geli degni delle località siberiane, si è scesi a -29,9°C nel primo mattino del 12 febbraio, quasi 20°C al di sotto della media delle minime di febbraio (-10,5°C). Queste alcune minime dell’11 febbraio: Erzurum -28,8°C, Kars -22,0°C, Kayseri -16,4°C (le prime due a poco più di 1700 metri, la terza poco sopra i 1000 metri).
Torniamo sulle piogge intense di Jakarta, sull’isola di Giava, in Indonesia. La metropoli è normalmente molto “bagnata” nel mese di febbraio, con una media di 302 mm. Le piogge cadute recentemente sono state veramente notevoli, visto che in 54 ore (tra le 0 GMT di mercoledì e le 6 GMT di venerdì) sono caduti 210 mm, oltre due terzi del quantitativo atteso per tutto il mese di febbraio. Rovesci particolarmente intensi si sono abbattuti sulla città giovedì sera, ora locale. In questo episodio all’aeroporto sono caduti 53 mm, che sono parecchi ma impallidiscono rispetto ai 160 mm caduti all’osservatorio meteo esistente in città e ai 109 mm registrati al vicino porto di Tanjung Priok.
La minima di venerdì mattina di Ojmjakon, Jacuzia (Russia), è stata -52,3°C. Erano oltre due settimane che questa freddissima località siberiana non scendeva sotto i -50°C. Le temperature in questo periodo di tempo, pur rimanendo abbondantemente sotto i -20°C, sono state di circa 11°C più elevate rispetto alle medie del periodo. Altre mimime molto basse di venerdì nella Jacuzia, vero “polo del freddo” dell’emisfero nord: Curapca -48,7°C, Tompo -48,5°C.
Temperature molto miti in larga parte dell’Europa Occidentale nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 febbraio. A Yeovilton, Somerset (Inghilterra meridionale) la minima registrata è stata 11,6°C, oltre 10°C più calda della media delle minime di febbraio (1,3°C). Ugualmente anomalo il caldo della stessa notte a Parigi. Nella capitale francese la temperatura media delle minime di febbraio è 1,1°C, mentre nelle prime ore del mattino del 12 febbraio il termometro non è sceso al di sotto degli 11,3°C.
Ancora chinook e quindi caldo in vaste aree del Canada occidentale, in particolare nel nordest della British Columbia e in Alberta. Fort St.John, in British Columbia, giovedì 10 febbraio ha sfiorato i 6°C di massima, sfiorando il record “di giornata”, per poi fermarsi, nella notte seguente, a un valore minimo di quasi 2°C, quando la media delle minime di febbraio nella località è inferiore a -17°C. Venerdì pomeriggio si sono raggiunti i 7,2°C, stabilendo un nuovo record per l’11 febbraio, superando i 6,7°C stabiliti solo un anno prima. Sempre venerdì, Calgary registrava già oltre 4°C all’alba e ha raggiunto i 10°C nel primo pomeriggio.
Una depressione tropicale, contraddistinta dal numero 14, è in azione nell’Oceano Indiano. Centrata a 20,4°S 58,6°E, poco a est di Mauritius, alle 12 GMT di domenica 13 febbraio, la depressione, avente pressione centrale 1003 hpa, è accompagnata da venti sostenuti fino a 25 nodi. La posizione prevista per le 12 GMT di lunedì 14 è 22,9°S 56,7°E.