Anzitutto dobbiamo ricordarvi che il progressivo peggioramento verrà provocato dall’ingresso di una struttura perturbata nord atlantica che tenderà ad isolarsi sulla Penisola Iberica e che solo successivamente si muoverà verso le nostre regioni. Il posizionamento iniziale causerà un richiamo d’aria mite che scalzerà il freddo preesistente e farà schizzare all’insù i termometri. Ed è proprio dalle temperature che vogliamo iniziare, soprattutto dalle minime perché passibili di aumenti vertiginosi.
Osservando la prima elaborazione grafica, che ritrae le variazioni termiche alla mezzanotte del 15 dicembre rispetto alla stessa ora di oggi, confermiamo sbalzi termici notevolissimi: avremo rialzi mediamente compresi tra i 4 i 6°C, con punte di oltre 8°C sul medio-alto Tirreno. Sulle Alpi andrà persino peggio: scorgiamo picchi di 10-12°C (addirittura qualche grado in più in Lombardia) su vari settori confinali.
Proseguiamo l’analisi proponendovi l’ultima stima delle piogge settimanali. L’immagine parla chiaro: avremo precipitazioni diffuse, le più consistenti delle quali coinvolgeranno i litorali del medio-basso Tirreno (con punte prossime ai 150 mm), le coste ioniche (circa 100 mm) e la Sicilia.
Infine, considerando l’avvicinamento delle festività natalizie e delle prime settimane bianche, abbiamo dato uno sguardo alle proiezioni inerenti le nevicate settimanali ed il resoconto è impietoso: nevicherà quasi esclusivamente sulle Alpi. Tra l’altro la quota neve registrerà un incremento attestandosi grossomodo oltre i 1400-1600 metri, salvo in un secondo momento quando presumibilmente avremo un lieve calo termico indotto dal transito della struttura perturbata proprio sul nostro Paese. Si tratterà di quantitativi esigui, difficilmente superiori ai 30 cm e per di più concentrati maggiormente sui settori confinali.