Grandi contrasti termici spiccano nell’ultimo periodo sul Continente Europeo: è sicuramente un novembre di grande mitezza grazie soprattutto al viavai di fronti perturbati dall’Atlantico. La contrapposizione di un poderoso blocco anticiclonico più ad est ha attivato il richiamo a più riprese di masse d’aria molto calde dalle latitudini sub-tropicali: focalizzando l’attenzione su quello che è stato l’andamento della scorsa settimane, si sono raggiunti livelli medi di temperatura particolarmente anomali (fino a +8/+9°C sopra la norma del periodo) tra l’Ucraina, la Bulgaria e la Romania orientale. In termini assoluti, si sono raggiunti picchi di temperatura persino superiori ai 25 gradi, valori più da tarda primavera che da tardo autunno.
L’ingerenza mite ed umida atlantica ha invece risparmiato la Penisola Scandinava, dove si sono fatte ulteriormente strada masse d’aria rigide di natura artica: l’insistenza di questa circolazione fredda ha così innescato una decisa fase termica sottomedia nell’arco della scorsa settimana, con anomalie di 3-5 gradi rispetto ai valori tipici del periodo. Sulle aree interne scandinave le temperature minime più basse sono precipitate anche a -15°C sottozero o poco meno, mentre i picchi di -25/-26°C hanno riguardato essenzialmente le zone della Lapponia. Aria relativamente fredda ha coinvolto anche le Isole Britanniche, ma si è trattato di masse d’aria polari-marittime (non rigide come quelle artiche) associate a condizioni spesso perturbate.
FASE PIOVOSA, non solo sul Mediterraneo Piogge importanti si sono avute ancora una volta, in analogia con le scorse settimane, su diverse zone dell’Italia e sui settori adriatici delle Nazioni della Ex Jugoslavia, ma le vicende perturbate di matrice atlantica hanno dispensato non poca pioggia anche su svariati territori dell’Europa Centro-Occidentale, in particolare lungo le coste atlantiche.