Il protagonista principale della scena meteorologica europea sarà, nei prossimi giorni, l’anticiclone di matrice oceanica. Tramite un nuovo e deciso allungamento sui meridiani, favorirà nuovamente la discesa di aria fredda, che scorrerà sul suo bordo orientale, verso il Mediterraneo centrale. La conseguente diminuzione del campo barico sulla nostra penisola determinerà un aumento delle nubi, con la ventilazione che tenderà a rinforzare e disporsi dai quadranti prima occidentali, poi settentrionali. Dopo una prima fase di riscaldamento, non omogeneo sul territorio nazionale, è attesa una diminuzione delle temperature a partire da domenica sera/notte, diminuzione che sarà sensibile nei primi giorni della settimana prossima.
Non si avranno invece precipitazioni cospicue, anzi le stesse mancheranno del tutto al nord, a parte le nevicate “di crinale”. Da segnalare infatti il favonio sulle regioni del nord, e segnatamente del nordovest, con conseguenti temperature elevate sottovento alla catena alpina. E parlando di Alpi, si deve sottolineare ancora la persistenza della fase secca, che ormai dura da quasi cinquanta giorni, visto che l’ultima nevicata significativa si è avuta prima di Capodanno. E questo fine settimana il foehn darà un altro colpo alla neve residua.
Sabato al nord iniziali condizioni di cielo parzialmente nuvoloso su tutte le regioni. Graduale aumento della copertura nuvolosa nel corso della giornata, con addensamenti più consistenti sui settori orientali dove non si esclude la possibilità di qualche debole precipitazione. Sporadiche nevicate sui rilievi, in particolare sui crinali di confine.
Durante la mattinata al centro avremo condizioni di cielo poco nuvoloso, in particolare sulla Sardegna e sul medio Tirreno. Altrove condizioni di cielo parzialmente nuvoloso. Durante la giornata, aumento della nuvolosità ad iniziare dai settori occidentali, a cui non faranno seguito fenomeni, salvo qualche piovasco sul Lazio e la Sardegna.
Cielo poco nuvoloso al sud e sulla Sicilia, con addensamenti più consistenti sul versante tirrenico e la Sicilia. Graduale aumento della nuvolosità in serata sulle rimanenti zone.
Temperature in lieve aumento. Massime sui 11°-12°C al nord (un po’ di più dove già si farà sentire il foehn, come allo sbocco delle valli alpine del nordovest) , 12°-13°C al centro e sulla Puglia, 14°-15°C al sud e sulle isole. Venti deboli, tendenti a disporsi dai quadranti occidentali e a intensificarsi. Rinforzi sulle coste delle due isole maggiori.
Domenica al nord cielo parzialmente nuvoloso, con locali addensamenti sulle regioni dell’alto Adriatico. Non sono attese precipitazioni significative se non lungo i crinali alpini dove saranno possibili deboli nevicate. Schiarite più ampie in serata.
Avremo condizioni di diffusa nuvolosità su regioni centrali tirreniche e Sardegna, con addensamenti che potranno risultare più consistenti sull’isola e lungo le coste del medio Tirreno. Non si avranno fenomeni di rilievo. Altrove il cielo si presenterà parzialmente nuvoloso. Attenuazione della nuvolosità durante la giornata, in particolare sul settore tirrenico.
Cielo molto nuvoloso al sud e sulla Sicilia, specialmente sull’isola e sul basso Tirreno. Saranno possibili locali piovaschi su Sicilia orientale e Calabria. Altrove avremo condizioni di diffusa nuvolosità ma senza precipitazioni significative.
Temperature in incipiente diminuzione, che sarà già sensibile sui rilievi, soprattutto Alpi e Appennino settentrionale. La diminuzione arriverà nella seconda parte della giornata, dapprima al nord poi anche al centro-sud, ma le massime al nord risulteranno più alte del giorno precedente, per effetto del foehn. Localmente si raggiungeranno i 17°-18°C nel nordovest.
Venti moderati dai quadranti occidentali, localmente forti, soprattutto in montagna. Dalla serata i venti si disporranno, dapprima nel nord poi in nottata anche al centro-sud, dai quadranti settentrionali. Vento forte di maestrale sulla Sardegna, in particolare sui mari circostanti l’isola, che saranno agitati, fino a molto agitati. Ma tutti i bacini intorno all’Italia saranno molto mossi o agitati, in particolare quelli di ponente, per cui i collegamenti con le isole potranno essere difficili.