Gli ultimi disturbi instabili agiscono ancora all’estremo Sud, dove si va finalmente colmando una depressione mediterranea di lunga vita, che ha fatto la storia di questo Settembre. I massimi anticiclonici si manterranno ancora in prossimità delle Isole Britanniche come si può vedere nella mappa GFS per domani, ma con un canale di stretto collegamento con l’Italia: un cuneo anticiclonico sub-tropicale si protenderà verso le nostre regioni, rilanciato da una zona ciclonica instabile fra l’Iberia ed il Mediterraneo Occidentale.
Le tracce di previsione per la seconda parte della settimana non risultano ancora ben delineate dai modelli matematici: l’evoluzione proposta dal modello americano (GFS) vede il parziale arretramento dell’alta pressione oceanica verso ovest, con un cedimento barico sul Mediterraneo più massiccio in quota. Il peggioramento risulterebbe tuttavia limitato al Sud e sulle Isole, per la genesi di una nuova figura ciclonica mediterranea. Le regioni settentrionali potrebbero invece essere lambite dal bordo sud/orientale della figura anticiclonica atlantica, come s’intuisce chiaramente dalle due mappe che seguono, in particolare la seconda che si riferisce alla giornata di venerdì 2 Ottobre.
Lo schema barico evidenziato dal modello europeo ECMWF non è così dissimile, in considerazione del fatto che è confermata la parziale espansione della figura ciclonica scandinava verso le medie latitudini europee, con l’aria fredda polare che si manterrà ad alte latitudini. L’intrusione d’aria umida oceanica potrebbe tuttavia assumere una maggiore incidenza tale da dar luogo alla genesi di una depressione secondaria al suolo più organizzata, con perno tra Corsica e Mar Ligure fra venerdì e sabato, come mostra la mappa in basso appositamente rielaborata. In tal modo, il respiro instabile si farebbe sentire in maniera più diffusa sulla gran parte delle regioni italiane.
Lungo termine La tendenza per la prossima settimana vedrebbe il rinforzo di un anticiclone subtropicale in sede mediterranea, a seguito di un affondo ciclonico oceanico al largo della Penisola Iberica. In questo caso i due principali modelli matematici concordano, a conferma di un autunno che ancora resta nettamente lontano per la potenza degli anticicloni.