L’evoluzione generale
Ed allora, la giornata di pausa è servita per dar conferma circa l’evoluzione paventata due gironi, ossia il reiteramento del freddo verso la fine del mese. Il meccanismo sembra molto simile a quello che porterà il freddo dei prossimi giorni, in quanto l’alta delle Azzorre sembra sempre intenzionata a spingersi verso latitudini artiche. Farà da controaltare un Vortice Polare in grande spolvero, pronto a scagliarsi con forza verso il bacino del Mediterraneo. Ad Est intanto permane una vasta figura di alta pressione che si rafforzerà usufruendo del gran freddo che si adagerà sui Balcani.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Certo a bene vedere pare preannunciarsi un inizio di inverno meteorologico coi “fiocchi”, come forse non se ne vedevano da tempo. Un ruolo fondamentale affinché lo schema sopra tracciato prenda forma sarà giocato dalla vasta struttura depressionaria che si posizionerà sui Balcani a seguito dell’irruzione fredda imminente.
Il suo probabile movimento retrogrado verso Ovest farà in modo che (oltre a far affluire sulle nostre regioni aria continentale assai fredda) l’alta pressione delle Azzorre non spinga troppo verso le nostre regioni occidentali, cosicché il tempo non mostrerà nessun miglioramento deciso.
Anzi, tal movimento non farà altro che ripristinare lo stesso anticiclone oceanico verso la Penisola Iberica, laddove si troverà ancora allungato verso i meridiani artici. La suddivisione in due grossi tronconi del Vortice Polare farà sì che l’Azzorriano trovi lo spazio per incunearsi tra un attivo Vortice Canadese e il suo fratello europeo.
Ecco allora che la residua circolazione a carattere freddo presente sul Mediterraneo non farà altro che accogliere ed addirittura attrarre verso sé la nuova possente ondulazione polare, con conseguente nuovo raffreddamento artico marittimo. Stavolta però potrebbero risultare favorite le regioni del Centro Nord, visto che ad oggi pare probabile un ingresso più occidentale della massa d’aria con formazione di depressione in sede ligure.
In conclusione
Come si può facilmente intuire sembra che l’ultima decade del mese possa essere segnata da condizioni climatiche tipicamente invernali, che non farebbero altro che equilibrare il precedente periodo mite. Tuttavia è bene sempre ricordare che si tratta di un tipo di previsione a lungo respiro, che necessita tutte le conferme del caso man mano che si avvicina alla realizzazione del possibile evento. Vi invitiamo pertanto a seguire le rubriche di aggiornamento che puntualmente troverete sul MTG.