Non capita spesso di osservare una certa linearità da parte dei vari modelli di previsione nel tracciare una sequel evolutiva scerva di cambiamenti, anche i più piccoli. Sino a ieri, e lo sottolineammo anche nell’editoriale di previsione, ci furono vari aggiustamenti più che altro nelle tempistiche dei transiti perturbati. Inizialmente pareva che il maltempo dovesse picchiare duro soprattutto nel giorno del Santo Natale, da ieri invece le giornate più indicate per una fenomenologia non trascurabile saranno il giorno di Vigilia – domani quindi – e quello di Santo Stefano.
Sempre ieri s’è fatto riferimento alla possibilità che le forti piogge, unite all’intenso riscaldamento in atto, potessero causare situazioni di criticità nella tenuta dei corsi d’acqua. Le abbondanti nevicate avutesi al Nord verranno bruciate dai venti meridionali e la dama bianca comparirà nuovamente soltanto ad una certa quota sui rilievi alpini. Quantità d’acqua di una certa portata si getteranno quindi nei fiumi e sui torrenti, rigonfiandoli e rendendoli spesso minacciosi. La speranza è quella che non vi siano danni, dopo tutto lo scorso Autunno si sono avute situazioni di criticità che poi, come saprete, hanno determinato autentici disastri idro-geologici.
E’ giusto iniziare con la giornata di domani, perché giungerà un’altra cattiva perturbazione atlantica che interesserà in modo particolare le regioni Settentrionali e l’Alta Toscana. Il peggioramento coinvolgerà il Nord tutto, con piogge, rovesci e copiosissime nevicate tra Alpi e Prealpi. Il rialzo termico determinerà una crescita della quota neve, la sola area ove potrebbero aversi fiocchi bianchi a quote collinari dovrebbe essere il Piemonte occidentale. Vista l’intensità delle precipitazioni sussiste la possibilità di locali nubifragi, in modo particolare in Liguria e sulla Versilia. Verrà lo Scirocco, che in serata potrebbe causare acqua alta sulla Laguna Veneta. In nottata entrerà nuovamente il Libeccio e le precipitazioni si estenderanno alla Sardegna e alle regioni del versante tirrenico.
Nella giornata di Natale la perturbazione sfilerà rapida verso Sudest e si prevede un temporaneo miglioramento. Tuttavia non dappertutto potremo riporre l’ombrello. In mattinata soprattutto ci saranno delle precipitazioni sul Triveneto, in Liguria e sui rilievi Lombardia. Altri fenomeni sono attesi su tutta la fascia tirrenica, dalla Toscana alla Calabria, con possibilità di rovesci localmente consistenti. Ci saranno delle piogge anche in Puglia, mentre nelle regioni del medio Adriatico le schiarite saranno ampie già dal mattino per via dei venti favonici in caduta dall’Appennino. Schiarite fin da subito sulla Sardegna, mentre in Sicilia dovremo attendere le ore pomeridiane. Un po’ come accadrà al Nord, ad iniziare dai settori di ponente grazie al foehn che si rafforzerà sensibilmente penetrando verso le pianure settentrionali.
A Santo Stefano il tempo almeno inizialmente non sarà brutto. Anzi, vi saranno alcuni spazi di sereno, ma in giornata la nuvolosità aumenterà rapidamente iniziando dalla Sardegna. E proprio sull’Isola giungeranno le prime intense precipitazioni, causate da un’area di Bassa Pressione in rapido spostamento verso est. Dal pomeriggio il tempo peggiorerà sulle regioni del versante tirrenico, ad esclusione della Toscana. E con le prime ore della notte piogge e rovesci si propagheranno verso il versante Adriatico. Verranno risparmiate dal maltempo le regioni del Nord e come detto gran parte del territorio Toscano.
Domenica, come detto, entrerà aria più fredda dai quadranti settentrionali. Il tempo sarà buono al Nord e migliorerà sensibilmente sulle regioni tirreniche e la Sardegna. Resterà instabile sul medio-basso Adriatico e al Sud, ma anche in queste aree giungerà un progressivo miglioramento nel corso della giornata. Lunedì ecco l’ennesimo cambio circolatorio. Si riaffacceranno le correnti umide atlantiche in forma di venti da SO, le temperature cresceranno, le nubi aumenteranno su tutte le regioni e al Nord si riproporranno dei fenomeni. Ma stavolta dovrebbero risultare deboli e a carattere sparso.