In questo “strano” mese di Giugno c’è stato spazio per tutto. Per il caldo, per il fresco, per il sole, per le piogge. Possiamo parlare, senza indugiare, di un’estrema dinamicità atmosferica, una peculiarità che di solito appartiene alle stagioni transitorie – quindi alla Primavera e all’Autunno – ma non di certo all’Estate. Poi se vogliamo considerare l’inizio della stagione dal punto di vista astronomico, allora sì, potremmo ritenere che anche Giugno debba in qualche modo assoggettarsi a questo tipo di concetto. Ma statistica vuole, e la meteorologia anche, che fin da Maggio inizino le belle giornate. E che poi vengano le Alte Pressioni e con esse il caldo. Duraturo, non eccessivo, ma comunque persistente.
Non scordiamoci che viviamo in un Paese Mediterraneo, circondato da un mare mite. Che abbiamo l’Africa a un tiro di schioppo e le Alpi che ci proteggono della incursioni fredde settentrionali. Insomma, se consideriamo tutti questi aspetti capiamo qual è il vero significato di “Estate Mediterranea”.
Quest anno però, almeno finora, le cose stanno procedendo un po’ diversamente. Certo, al Sud è piena Estate e anche oggi farà caldo. Però al Centro, ma soprattutto al Nord, sono transitate spesso perturbazioni e il tempo ne ha risentito. Eccome! Dalle piogge ai temporali, ai nubifragi, al fresco e al vento. Ed ora si prepara un nuovo attacco. E stavolta avrà caratteristiche diverse, perché verrà dal Grande Nord, dalle latitudini Artiche e piccherà forte.
Un nucleo d’aria particolarmente fredda – ovviamente in riferimento al periodo attuale – scavalcherà le Alpi e si getterà nel Mediterraneo, creando un vero e proprio sconquasso. Considerando che comunque il clima attuale non può certo dirsi fresco, i contrasti termici che si verranno a creare saranno così imponenti che probabilmente si avranno episodi temporaleschi particolarmente intensi. E persino delle grandinate. Non solo, sulle Alpi tornerà la neve, e non certo a quote proibitive.
Già domani, sabato, la parte avanzata del sistema perturbato penetrerà al Nord Italia, causando un peggioramento. Precipitazioni fin da subito su varie regioni, in particolare su Liguria, settori alpini e Friuli Venezia Giulia. La seconda fase giornaliera registrerà una decisa accentuazione dei fenomeni, soprattutto nel basso Piemonte, ponente ligure, sulla pianura lombarda e nelle regioni del Triveneto.
Tempo in peggioramento anche su Alta Toscana, poi in serata si affacceranno dei rovesci nel Lazio e sulla Campania. Come vedete le precipitazioni coinvolgeranno soprattutto il versante tirrenico, perché i venti ruoteranno dai quadranti occidentali. Venti da ovest che porteranno delle precipitazioni anche sulla Sardegna occidentale, mentre sul resto d’Italia si prevede una certa variabilità.
Domenica il nucleo freddo inizierà il suo spostamento verso sudest e coinvolgerà nelle spire dell’instabilità anche il Centro, la Sardegna e il Sud. Considerato che i venti, almeno sino al pomeriggio, proverranno probabilmente in maniera preponderante da occidente, i settori maggiormente penalizzati dovrebbero essere quelli tirrenici. Non solo. Il tempo sarà ancora molto brutto sul Nordest e in Lombardia, e non mancherà qualche episodio instabile anche in Liguria e Piemonte, nelle Marche e in Puglia.
Nei primi giorni settimanali avverrà un ulteriore spostamento del Vortice, che dovrebbe dirigersi verso l’Egeo. Così facendo libererà gradualmente l’Italia dalla maggior parte delle nuvole e dei fenomeni e consentirà alle temperature di riprendere a salire. Insisterà però una certa instabilità diurna, dettata dal contrasto tra il maggiore riscaldamento – offerto da un più vivace soleggiamento – e la residua circolazione d’aria fresca. Precipitazioni che coinvolgeranno soprattutto le aree interne e prossime ai rilievi, mentre altrove il sole splenderà con più facilità.