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Febbraio 1956, Italia sotto la neve. 04 febbraio 1956 (parte seconda): 1 metro di neve in Puglia

di Marco Rossi
28 Gen 2012 - 14:53
in Senza categoria
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febbraio-1956,-italia-sotto-la-neve.-04-febbraio-1956-(parte-seconda):-1-metro-di-neve-in-puglia
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immagine 1 del capitolo 9 del reportage febbraio 1956 italia sotto la neve Cronaca Meteo

Da 64 ore, oramai, le bufere di neve e di vento imperversano su tutto l’Abruzzo ed il Molise; nelle zone più alte lo strato nevoso supera i tre metri, come nell’Alto Molise, nel Teatino, e nella zona del Gran Sasso.

Tutti i tentativi di numerose squadre di operai e degli spazzaneve per riuscire ad aprire i valichi più importanti sono risultati ovunque vani, per cui il traffico risulta letteralmente paralizzato.

Centinaia di Comuni in Abruzzo ed innumerevoli frazioni sulle zone montane sono completamente isolati.

Nella Marsica la neve ha cessato di cadere questa notte, ma un forte vento di tramontana, con temperature di -16°C, ha ostacolato ancora di più le opere di soccorso.

Riaperti comunque i passi di Montebove e di Ovindoli, sempre chiuso resta il passo di Forca Caruso, dove sono rimasti bloccati una ventina di autotreni.

Nel Molise sono isolati 40 Comuni, nel Teatino 87 Comuni, con tutte le frazioni montane.

La situazione è critica a Pizzoferrato ed a Gamberale, ove la neve è alta due metri e mezzo.

Nella provincia di Teramo sono ben 150 le frazioni isolate.

Sulla provincia di Pescara le bufere di neve si susseguono incessantemente da tre giorni, con particolare violenza lungo tutta la fascia costiera.

Nel capoluogo la neve, che ha raggiunto i 40 cm di spessore, continua a cadere senza sosta.

Circa 300 autotreni sono fermi nel centro della città, lungo la Nazionale adriatica, ostacolando ancora di più il traffico interno già reso difficile dal ghiaccio formatosi durante la notte.

I comunicati delle autorità fanno appello via radio agli automobilisti rimasti bloccati sulle strade di montagna di non tentare di proseguire la marcia, ma di restare fermi in attesa dell’arrivo delle pattuglie della polizia stradale.

Matera è rimasta completamente isolata a causa del maltempo che ha interrotto sia la strada che le linee ferroviarie.

Sulla città non nevica più, ma la temperatura, a causa del forte e gelido vento di tramontana, è scesa fino a-7°C, e da 48 ore è venuta a mancare anche la corrente elettrica.

La situazione meteorologica in Puglia nelle ultime 12 ore è decisamente peggiorata, e la neve ha raggiunto l’altezza di un
metro su diverse località.

Le comunicazioni ferroviarie sulla Bari – Martina Franca sono interrotte in più punti.

Tutto il promontorio garganico continua ad essere flagellato da una bufera di neve e di vento di eccezionale violenza, provocando un ulteriore abbassamento della temperatura, che, su alcune zone, ha fatto registrare -11°C.

Le località di San Marco in Lamis e Vico Garganico sono isolate da un metro e mezzo di neve.
Un gelido vento di tramontana ha reso deserte per quasi tutta la mattinata le strade di Napoli.

Le comunicazioni tra la città e le Isole funzionano solo parzialmente, a causa del vento che ha superato, a momenti, i 100 kmh.

A Palermo un pallido Sole ha illuminato stamani i monti che fanno corona alla Conca d’Oro, tutti coperti dalla neve.

Sul Monte Pellegrino, alle porte della città, il manto nevoso si è ben consolidato, e nella zona pianeggiante, nei pressi del Santuario di Santa Rosalia, ha raggiunto uno spessore di diverse decine di cm.

Cronaca Meteo Da 64 ore, oramai, le bufere di neve e di vento imperversano su tutto l’Abruzzo ed il Molise; nelle zone più alte lo strato nevoso supera i tre metri, come nell’Alto Molise, nel Teatino, e nella zona del Gran Sasso. Tutti i tentativi di numerose squadre di operai e degli spazzaneve per riuscire ad aprire i valichi più importanti sono risultati ovunque vani, per cui il traffico risulta letteralmente paralizzato. Centinaia di Comuni in Abruzzo ed innumerevoli frazioni sulle zone montane sono completamente isolati. Nella Marsica la neve ha cessato di cadere questa notte, ma un forte vento di tramontana, con temperature di -16°C, ha ostacolato ancora di più le opere di soccorso. Riaperti comunque i passi di Montebove e di Ovindoli, sempre chiuso resta il passo di Forca Caruso, dove sono rimasti bloccati una ventina di autotreni. Nel Molise sono isolati 40 Comuni, nel Teatino 87 Comuni, con tutte le frazioni montane. La situazione è critica a Pizzoferrato ed a Gamberale, ove la neve è alta due metri e mezzo. Nella provincia di Teramo sono ben 150 le frazioni isolate. Sulla provincia di Pescara le bufere di neve si susseguono incessantemente da tre giorni, con particolare violenza lungo tutta la fascia costiera. Nel capoluogo la neve, che ha raggiunto i 40 cm di spessore, continua a cadere senza sosta. Circa 300 autotreni sono fermi nel centro della città, lungo la Nazionale adriatica, ostacolando ancora di più il traffico interno già reso difficile dal ghiaccio formatosi durante la notte. I comunicati delle autorità fanno appello via radio agli automobilisti rimasti bloccati sulle strade di montagna di non tentare di proseguire la marcia, ma di restare fermi in attesa dell’arrivo delle pattuglie della polizia stradale. Matera è rimasta completamente isolata a causa del maltempo che ha interrotto sia la strada che le linee ferroviarie. Sulla città non nevica più, ma la temperatura, a causa del forte e gelido vento di tramontana, è scesa fino a-7°C, e da 48 ore è venuta a mancare anche la corrente elettrica. La situazione meteorologica in Puglia nelle ultime 12 ore è decisamente peggiorata, e la neve ha raggiunto l’altezza di un metro su diverse località. Le comunicazioni ferroviarie sulla Bari – Martina Franca sono interrotte in più punti. Tutto il promontorio garganico continua ad essere flagellato da una bufera di neve e di vento di eccezionale violenza, provocando un ulteriore abbassamento della temperatura, che, su alcune zone, ha fatto registrare -11°C. Le località di San Marco in Lamis e Vico Garganico sono isolate da un metro e mezzo di neve. Un gelido vento di tramontana ha reso deserte per quasi tutta la mattinata le strade di Napoli. Le comunicazioni tra la città e le Isole funzionano solo parzialmente, a causa del vento che ha superato, a momenti, i 100 kmh. A Palermo un pallido Sole ha illuminato stamani i monti che fanno corona alla Conca d’Oro, tutti coperti dalla neve. Sul Monte Pellegrino, alle porte della città, il manto nevoso si è ben consolidato, e nella zona pianeggiante, nei pressi del Santuario di Santa Rosalia, ha raggiunto uno spessore di diverse decine di cm.

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